giovedì 27 settembre 2012

dress code

la mia teoria è che la gente, la maggior parte della gente per lo meno, non dia molto credito all'immagine riflessa nello specchio. probabilmente preferiscono credere alla proiezione mentale della propria immagine che all'immagine riflessa.
solo così mi posso spiegare la signora di mezza età che stamattina trottava verso l'ufficio con i capelli ricci semi-cotonati, maglia e jeans grigi, scarpe, cintura e foulard (abbinati) verde elettrico, tacco 15 ed elastico delle mutande in vista. come bonus sia le scarpe che la cintura erano di vernice. evidentemente stamattina si vedeva molto lady gaga.
oppure il tizio seduto alla mia destra al bar, inguainato in una camicia di due misure più piccola e che minacciava di sparare bottoni a destra e a manca ogni volta che, ridendo, il tizio faceva ballonzolare le trippe, con una giacca che sembrava quella di garrone del libro cuore (maniche all'altezza dell'avambraccio, bottoni appena sotto le ascelle). evidentemente ha visto qualche servizio fotografico in cui il modello (18 anni, 1m e 90, 70kg) era super-fasciato in vestiti attillatissimi e non voleva sentirsi da meno. alla faccia dei suoi centoventi chili, del doppio mento, del suo metro e settanta raggiunto a fatica e solo grazie a quei rialzi che non si vedono...
o anche la signora un po' in carne, sui cinquanta, che attraversava la strada, superabbronzata, gonna in lino svolazzante e sfoggiando una cavigliera in argento da pornodiva anni '80.
però ora che ci penso la sua faccia non mi è nuova...
no, aspetta... cacchio... forse era effettivamente una pornodiva degli anni '80!!
comunque, non so se sia una cosa negativa. voglio dire, in fondo è un bene che la gente abbia una forte autostima. è una cosa bella che la tizia con le scarpe verdi si senta una lady gaga o che lo sparabottoni abbia come riferimento i fotomodelli di vogue. servirebbe solo stemperare la cosa con un po' di sana prospettiva, capire che gli anni passano, e che il giro vita, spesso, ne risente.
insomma imparare a fidarsi un po' di più dello specchio che abbiamo in casa, ecco.
vale per tutti.
tranne che per la tizia della cavigliera. se veramente è l'attrice a cui sto pensando, allora vi assicuro che la sua cavigliera se l'è guadagnata sul campo, con gli interessi.

2 commenti:

federica ha detto...

mi stai dicendo che la gonna (corta!) a stampa zebra non me la dovrei più mettere?!

filippo ha detto...

mah dipende se ci metti un foulard leopardato....
:-)