sabato 22 settembre 2012

grazie

vorrei ringraziare il prof antonio chiarullo dell'istituto geometri di settimo torinese. o forse il prof matteo grassi di monza o luigi bella di catania.
non so esattamente chi sia o come si chiami e non so nemmeno che faccia abbia, ma da qualche parte c'è un prof di un istituto geometri che merita tutta la mia gratitudine.
io me lo immagino come un tipo dimesso, con dei pantaloni di velluto a coste larghe e un po' consumati alle ginocchia, mentre entra in classe con la gazzetta sotto braccio. gli hanno affidato la prima geometri e lui sa che i ragazzi di prima sono una brutta bestia. sono un groviglio indecifrabile di sentimenti, sono in piena tempesta ormonale. hanno iniziato il cammino per diventare adulti e vivono in famiglie che li trattano ancora da bambini, si sentono grandi ma alla prima difficoltà rischi di trovarteli in lacrime, sono chiusi, timidi, introversi, ingarbugliati e cercano di mascherarlo fingendosi spavaldi, sicuri di se, strafottenti.
ma lui ama il proprio lavoro, è uno di quei rari professori che hanno scelto l'insegnamento non come ripiego ma per vera e propria vocazione.
per questo porta la gazzetta sotto il braccio.
dello sport non gli è mai importato molto. del calcio poi, nemmeno parlarne. preferisce un buon libro o al massimo una passeggiata in campagna.
però sa benissimo quanto voglia dire quella gazzetta gettata con fare indifferente sul ripiano della cattedra. è un ponte tra le generazioni. permette di trovare subito un linguaggio comune, lo umanizza agli occhi dei suoi studenti.
"guarda, anche il prof legge la gazza"
gli sembra di sentirli.
tempo due giorni e alcuni di quei ragazzi verranno a chiedergli, durante l'intervallo, se possono dare un'occhiata alla pagina del basket o del ciclismo o leggere una cosa veloce sulla propria squadra.
e lui, severo, "si ma non me la sgualcire che devo ancora finire di leggerla, eh" però ormai le basi per una comunicazione saranno state gettate.
col tempo i ragazzi diventeranno più aperti, inizieranno a fidarsi di lui e, trattandosi di adolescenti impulsivi e umorali, cominceranno a prendere a ben volere anche la sua materia.
non tutti, forse solo una piccola parte. ma quella piccola parte darà al prof grandi soddisfazioni. forse alcuni di loro diventeranno ottimi geometri, stimati professionisti, ingegneri, architetti.
uno in particolare diventerà un valido capocantiere della società autostrade. farà tutta la gavetta, come da routine, e poi si vedrà affidare la realizzazione dei lavori di ampliamento della a4, sul tratto tra milano e torino e, proprio lì, potrà finalmente mettere in pratica tutta l'esperienza fatta e far fruttare tutta la passione per il lavoro che il suo prof delle superiori gli ha trasmesso.
sarà attento, vigile, esigente, pignolo. pretenderà il meglio ed il massimo. e grazie a lui, ed all'impegno che saprà ottenere da tutte le sue squadre, quel tratto di autostrada risulterà un vero e proprio capolavoro: liscio, ben realizzato, senza sbalzi o buche, con curve e pendii dolci.
perfetto per andarci in moto. anche quando hai fretta perché devi arrivare a torino per un appuntamento.
ecco, se ieri sono arrivato in tempo e sano e salvo, io lo devo ad un prof di un qualche istituto geometri di qualche oscura provincia italiana e alla sua fissazione per la gazzetta.
grazie prof. ottimo lavoro.

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