martedì 9 febbraio 2016

unioni (in)civili

no perché diciamolo: questa situazione di civile ha molto poco.
e non mi riferisco alle unioni in se e per se, ma a tutto il contorno.
mi spiego.
su questa, come su ogni altra, questione esiste la piena e totale libertà di opinione. io, ad esempio, sono a favore dei diritti alle coppie di fatto, alle coppie omosessuali e fermamente convinto che non ci debba essere nessuna discriminazione da parte dello stato sulla base dell'orientamento sessuale.
la mia posizione si basa sul ragionamento che se accettiamo che il nostro paese discrimini i cittadini in base alle preferenze sessuali, non avremo motivo di ribellarci quando lo stesso stato applicherà come criterio, che so, il colore dei capelli, la lunghezza delle unghie, la miopia, il mancinismo, e così via.
è la mia opinione.
potete condividerla o averne una diversa.
possiamo discutere, scaldarci, infervorarci e persino arrivare a litigare nel tentativo di convincere l'altro della giustezza delle rispettive posizioni, ma alla fine siamo tutti liberi cittadini di un libero stato che esprimono liberamente le proprie idee.
ci sta.
evviva il dibattito, sia civile (nel senso di quello che ha luogo per strada, tra cives) che politico.
quello che mi disturba profondamente è la personalizzazione delle critiche e la bassezza delle argomentazioni usate da ambo le parti. ripeto: da ambo le parti.
in pochissimo tempo, e con la rapidità e la rissosità che ci contraddistinguono, siamo passati da un giusto confronto sulle idee, agli insulti ad personam. se difendi la famiglia tradizionale ma sei divorziato sei poco credibile (commento: e allora io che, da etero-sposatissimo-con-figli, credo sia nei diritti alle coppie di fatto che alle unioni omosessuali che faccio? sono obbligato a esprimermi contro?); se difendi le unioni civili devi morire e pare ci sia già il direttore di radio maria che aspetta il tuo funerale con ansia; se crei un movimento di cittadini che esprimono il proprio parere pro famiglia tradizionale allora ti scredito in quanto ciccione e quindi persona palesemente poco affidabile (spezzo una lancia a favore dei ciccioni, di cui mi faccio volentieri portabandiera: siamo affidabilissimi, paghiamo le tasse e il mutuo e in caso di incendio possiamo essere lanciati dalla finestra e usati come materasso dal resto della famiglia, quindi rispetto!).
voglio dire.... possibile che tutto nel nostro paese si debba trasformare in un orrendo circo scomposto, formato da una lunga teoria di guitti che cercano solo quello che endiuorrol chiamava "i 15 minuti di gloria"? possibile che non si possa avere un dibattito civile, centrato sulla sostanza di una legge che, indipendentemente da come la pensiate, ha un profondo impatto sulla nostra società? possibile che dobbiamo sempre fare di tutto per apparire come pinco-panco e panco-pinco che non riescono a dire più di tre parole senza azzuffarsi scompostamente? perché non ci rendiamo conto che l'esito del voto, qualunque esso sia, segnerà un punto di svolta nella nostra storia civile? perché non pretendiamo, come cittadini, che questi odiosi personalismi vengano messi al bando, non più tollerati, e che si parli finalmente della sostanza delle cose? e dove è finita la dignità della nostra stampa che, invece di richiamare all'ordine, sguazza in questa pozza di fango pubblicando articoli degni della stampa scandalistica? invece di spiegare il senso di questa legge ci propinano le storie private dei leader delle due fazioni, per tentare (a seconda dell'orientamento della testata) di accreditarne o screditarne l'immagine. per leggere il testo della legge ho dovuto gugolare per mezzora. vi pare ragionevole? e il solo sito che alla fine ho trovato era quello del parlamentare che da il nome alla legge. non un sito istituzionale, ma un blog personale.
vabbè ho finito. questo blog non lo legge (quasi) nessuno. ma se qualcuno lo leggesse gli direi una cosa importante: noi ci meritiamo un Paese migliore; "siate il cambiamento che volete vedere nel mondo" (*) ed almeno voi iniziate a confrontarvi sulle idee invece di sfottervi senza costrutto.

(*) l'ha detto gandhi, mica pinco-panco.

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