incomunicabilità

sono passati milioni di anni da quando siamo scesi dagli alberi, ma ancora il meccanismo non è oliato. abbiamo sviluppato dei sistemi di comunicazione sofisticatissimi: un linguaggio estremamente completo e complesso, forme di espressione non verbale di una forza dirompente, sistemi tecnologici avanzatissimi di supporto alle comunicazioni, eppure siamo ancora qui a fissarci negli occhi con aria attonita chiedendoci "che cosa avrà voluto dire" ogni volta che un nostro simile apre bocca. in particolare se il nostro simile è di genere diverso.
evidentemente il cervello maschile e quello femminile seguono logiche diverse. non è solo questione di software, è proprio l'hardware ad essere differente. non c'è verso: di fronte allo stesso problema, un uomo e una donna vedranno sempre due scenari diametralmente opposti.
un esempio? lo scambio avuto oggi con la mia collega che mi ha confidato che:

- mia sorella ha deciso di fare un regalo al marito per san valentino
- bello
- gli regala una sciarpa di seta. che ne pensi?
- beh... si... oddio... non è male come idea, ma....
- ma?
- beh è che conosco la psicologia maschile, essendo uomo, e penso che sarebbe molto più gradito un regalo diverso. per esempio se lei uscisse a comprarsi un completo di intimo sexy e si facesse trovare dal marito con quello addosso, secondo me lui apprezzerebbe!
[ride]
- perché ridi?
- maddai... sei serio?
- certo
- ma noooooo.... sono sposati da un sacco di tempo... hanno 3 figli....
- no scusa, ti assicuro che è proprio perché sono sposati e hanno 3 figli che la cosa sarebbe apprezzata. quando sei assieme da 2 giorni trovi tutto il tempo che ti pare per fare certe cose, ma coi figli in giro per casa ogni occasione è un miracolo!
- ma vaaaa..... sempre voglia di scherzare
[esce per andare a pranzo]

credo seriamente che la specie umana meriti l'estinzione.