martedì 6 ottobre 2015

coppiofobia

apriamo la pagina del gossip.
nove su dieci che avete riconosciuto almeno il tizio a sinistra, quello vestito di nero.
riassumo comunque per chi era assente:
è un prete.
ha fatto outing.
ha detto "ho un compagno da N anni che amo molto".
il vaticano lo ha cacciato dal suo posto di teologo.
il mondo ha dato addosso al vaticano accusandolo di omofobia.

mi spiace dirlo ma in questo caso è impossibile dare torto al vaticano.
e non è una questione di omofobia o eterofobia o altra avversione per le inclinazioni o le preferenze sessuali. se proprio di fobia dobbiamo parlare, allora questo è un caso lampante di coppiofobia.
quando ti fai prete e prendi i voti accetti una serie di vincoli che l'abito comporta e, tra questi, c'è anche il celibato.
non ti sta bene?
no problem. ti fai ebreo e diventi rabbino: donne a mazzi, bacco e tabacco manco a dirlo... una pacchia, insomma.
ma se insisti a fare il prete, allora devi rinunciare alla vita coniugale.
non dico che sia giusto, ma è così. è un dato di fatto. così come è un fatto che se ti sposi con una ragazza devi rinunciare a tutte le altre. se non te la senti non ti sposi. se ci ripensi c'è il divorzio. se tua moglie ti becca sono mazzate.

se pensi che il voto di celibato sia sbagliato la cosa giusta da fare è lottare per un cambiamento, non farti una famiglia (etero o omosessuale che sia) di nascosto.
insomma il vaticano ha fatto bene a cacciare il tizio in foto non perché gay, ma perché da anni convive con qualcuno.
e non importa se questo qualcuno sia un uomo o una donna.
è comunque una contravvenzione dei voti (sacri) che il prete ha preso. e scusate ma questo, per lui, dovrebbe pur significare qualcosa. o no?

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