giovedì 11 dicembre 2014

trentini

i due cugini passeggiano assieme per le vie di trento.
hanno tredici anni ma a vederli gliene daresti almeno venti.
un tizio, uno di quelli che ti chiedono le firme per chissà cosa, si avvicina ignaro.
ignaro dell'età.
ignaro del fatto che uno dei due cugini ha un orecchio ko e che l'altro cugino l'italiano lo mastica pochino, dato che vive, studia e gioca in un ambiente english-speaking.
si avvicina ignaro e chiede chissà cosa (appunto), beccando l'orecchio ko e prendendo in contropiede l'anglofono.
i due cugini, che hanno camminato fianco a fianco per due ore parlando di rugby, si separano con un salto come due gocce d'olio immerse nell'acqua. uno inizia a gridare "EH?!? COME?!?!" mentre l'altro chiede con accento very british "che ha deto? non ho capitto!"
il tizio guarda prima l'uno poi l'altro. poi si guarda attorno spaesato e indeciso se cercare aiuto o la troupe di candid camera. alla fine demorde e svanisce all'orizzonte agitando la sua cartellina rossa e borbottando qualcosa di incomprensibile.
dopo qualche minuto noi, i genitori rimasti sullo sfondo, riusciamo a smettere di ridere e a ricomporci quel tanto che basta per riprendere la strada di casa.
la mattina è trascorsa così. non eravamo in trentatré. eravamo in nove.
sette fratelli.
due mogli.
due mariti.
cinque figli.
cinque cugini.
quattro cognati.
ok detto così sembra un sacco di gente in più però vi posso assicurare che contando bene... è che ci sono delle sovrapposizioni... poi io con le parentele...
però sul fatto che fossimo trentini, anche se pro tempore, non si discute!
riunione di famiglia in occasione dei mercatini di natale. erano anni che non ci si trovava tutti assieme e pare che tra johannesburg e milano, trento sia il compromesso ottimale.
questioni di triangolazioni... tettonica a placche.... deriva dei continenti... insomma, dai. avete capito.
sta di fatto che per tutta la mattinata abbiamo vagato per il centro di trento, mentre il caponano passava in rassegna col cugino tutte le formazioni di tutte le nazionali di rugby, discutendo di argomenti capitali quali "ma tra halfpenny e habana chi corre più veloce?" (che è un po' come quando noi da piccoli ci chiedevamo chi avrebbe vinto un ipotetico scontro: hulk o "la cosa" dei fantastici 4? - nota: io ho sempre votato hulk) e mentre le nanette cercavano un contatto con il cugino più piccolo:
"papà ma perché michele non parla?"
"non è che non parla, è che capisce poco l'italiano e fa fatica a seguire le conversazioni"
"e quindi è timido?"
"no, non è timido! immagina di trovarti in mezzo a tanta gente che parla... che ne so... tedesco o inglese e tu non capisci niente...."
"ah, ho capito... diventerei timida?"
...
noi vecchi abbiamo fatto quei discorsi un po' scontati che facciamo noi vecchi quando siamo assieme. abbiamo parlato di tutto e di niente e raccontato facezie per far ridere i nani.
e abbiamo chiuso la mattinata con salumi, carbonara e vino rosso.
una giornata da incorniciare.
però una volta ogni quattro anni è proprio pochino.

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