lunedì 12 maggio 2014

da incorniciare

il risveglio è un po' difficoltoso. svegliarsi presto di domenica mattina non piace a nessuno e confesso di aver fatto finta di non sentire la sveglia. la spengo e rimango li per qualche minuto a soppesare i pro e i contro. a guardare mia moglie che dorme come una principessa delle favole, senza avere il coraggio di svegliarla. a pensare a quanto si stia bene sotto le coperte.
poi prendo il coraggio a due mani e mi tiro su.
bacio alla consorte che apre gli occhi di scatto e mi sorride.
sveglia per le nanette.
il caponano sarà già a far colazione coi suoi compagni. è in trasferta a treviso per il torneo più importante dell'anno, e oggi hanno le fasi finali dopo le qualificazioni di ieri andate non benissimo.
ci vestiamo. magliette rosse tutte uguali, tuta e scarpe da running per me e le nanette; jeans, sandali e libro d'ordinanza per elena. ci aspetta una 6km non competitiva. siamo stati in forse fino alla sera precedente perchè le previsioni meteo non erano delle migliori, ma abbiamo comunque deciso di andare.
non potendo correre, elena farà da accompagnatore-con-libro-che-aspetta-al-traguardo.
colazione "da asporto" e via.
elena al volante, nanette dietro, io che faccio lo scemo.
quando arriviamo ho un tuffo al cuore. vedo un sacco di gente che corre o cammina lungo il percorso di gara e penso "ecco, siamo in ritardo. ho letto che la partenza era per le 9 e invece hanno deciso di anticipare"
scendiamo delusissimi, ma decidiamo comunque di andare a chiedere lumi all'organizzazione per capire.
fortunatamente le persone che abbiamo visto si stavano solo scaldando. quindi ci iscriviamo, prendiamo i pettorali e torniamo da elena, che, lasciata la macchina, ci aiuta a fissare i pettorali e raccoglie le nostre felpe.
facciamo un po' di riscaldamento e alla nove in punto partiamo.
- cate, fai tu il passo
- si papi
- emma vai piano, stiamo tutti assieme
- ok papi
dopo 1km circa di strada il percorso taglia per i campi, passando sopra la statale.
- oh no, c'è una salita
- tranquilla amore, significa che poi ci sarà anche la discesa
[sorride]
- emma vai piano, stiamo tutti assieme
- ok papi
al secondo km la conversazione langue
- ragazze come state?
silenzio
- tutto bene?
pollici alzati
- fate dei bei respiri profondi
- ncela... accio...
- si che ce la fai amore. inspira forte e poi soffia fuori tutto d'un colpo!
- si papi
- si però non basta che mi dici di si! lo devi anche fare amore....
- 'k..... provo....
- emma vai piano, stiamo tutti assieme
- si papi
verso il terzo km decido di mollare il colpo.
- emma vai pure avanti col tuo passo, sto io con cate, ci vediamo all'arrivo
- [raggiante] grazie papi
al terzo km arriviamo in due al rifornimento. emma è già sparita all'orizzonte. tolgo gli occhiali alla nana e la rovescio in testa un bicchiere d'acqua. entriamo nella fase critica. non ha mai corso una distanza simile. al massimo siamo arrivati a 4km.
- papi possiamo fermarci un po'?
- no amore, se vuoi rallentiamo ma non devi mollare
- ma io sono stanca
- ti fanno male le gambe?
- no sono stanca
- amore, se non hai dolori e hai fiato per parlare allora stai bene, la stanchezza è solo nella tua testa, non mollare
continuiamo in silenzio. il percorso fa una curva a novanta gradi verso sinistra e abbiamo modo di vedere tutti gli altri partecipanti davanti a noi. da qualche parte in mezzo al verde dei campi noto un puntino rosso che saltella. emma ci avrà già dato almeno 1km di distacco. ad ogni bivio gli organizzatori incitano cate
- dai che manca poco!
- eh, speriamo....
[rido]
d'un tratto i percorsi della 6km e della 12km si riuniscono e i cartelli che prima segnavano 3, 4, 5km improvvisamente riportano 10km... 11km... un sesto senso mi avvisa della tragedia imminente. ed eccola. dopo un curva spunta emma che cammina verso di noi. è sola. è tranquilla. appena ci avvicianiamo scoppia in lacrime
- non vi vedevo più.... [singhiozzo] i cartelli segnavano 11km.... [singhiozzo] pensavo di essermi persa.... [singhiozzo]
sudati come siamo un abbraccio non mi pare opportuno, quindi decido di tranquillizzarla a parole facendole notare che sarebbe stato sufficiente seguire il flusso di persone per arrivare al traguardo e sottolineando come sia poco carino che abbia iniziato a piangere solo dopo averci ritrovato....
ride.
ripartiamo.
emma ci stacca di nuovo e arriva al traguardo con un altro mezzo km di vantaggio.
all'arrivo ritroviamo elena a cui facciamo il download completo delle nostre avventure.
le nanette sono raggianti. ritiriamo i pacchi gara con dentro mezzo kg di pasta, fagioli, pelati, latte, brioche e un panino col salame a testa.
per le nanette è natale e tornano a casa orgogliosissime di tutto quel ben di dio che si sono sudate.
ci diamo una sistemata, poi spesa, pranzo e pulizie.
alle sei partiamo al volo per andare a recuperare il caponano, tornato dalla sua full immersion di due giorni.
e lo troviamo al parcheggio davanti al campo di rugby, con l'abbronzatura da rugbysta, mentre gioca a rugby coi suoi amici.
mi corre incontro, mi abbraccia e cerca di raccontarmi due giorni in 4 secondi. poi quando capisce che non è possibile decide di ripiegare sull'evento cruciale e mi fa vedere un pallone autografato da tutti i suoi compagni di squadra.
il premio per il giocatore dell'anno 2014.
certe giornate sono proprio da incorniciare.

Nessun commento: