mercoledì 2 aprile 2014

pubblica d-istruzione

torno dal colloquio con gli insegnanti di una delle nanette con la faccia di chi ha una storia da raccontare.
vengo aggredito da un coro di "allora?" e "racconta!!" da nani, nonni (presenti per la grande occasione) e moglie.
e comincio....
dunque, io pesavo fosse un colloquio normale (facce stupite) e invece mi sono ritrovato tutti i genitori riuniti in una classe assieme alla direttrice che ci ha comunicato che le due maestre hanno entrambe chiesto sei mesi di aspettativa a partire da metà aprile.
(facce ancora più stupite, qualcuno commenta "ma dai! ma come si fa!")
aspetta, non è finita. per i tagli al budget la scuola non è sicura di avere i soldi per pagare una supplente, quindi la direttrice si è informata presso il provveditorato e siccome hanno svolto oltre il 70% del programma potrebbero dichiarare concluso l'anno scolastico di emma già da metà aprile e lasciarli tutti in vacanza.

a questo punto le reazioni sono diverse.
una nanetta esplode letteralmente verso il soffitto, dove rimbalza 6 o 7 volte continuando a gridare "evvaaaaaaiiiii" mentre l'altra nanetta assicura che "non è giusto! non vale!"
mio suocero, bianco come un cencio, bofonchia che è una vergogna, che siamo un paese-barzelletta e che certe cose non dovrebbero succedere.
mia suocera saltella sul divano ridacchiando che "li teniamo noi! li teniamo tutti noi!" fregandosi le mani. le facciamo presente che gli altri due a scuola ci dovranno andare fino a giugno ma lei ormai è lanciata: "fa niente, li teniamo tutti! vi tiene la nonna!" e ride.
il caponano è ignaro sotto la doccia e mia moglie (a cui avevo preannunciato tutto con un sms) si limita a sottolineare con composto disappunto che sarebbero tutti da portare in tribunale.

parte il fuoco incrociato di domande, a cui rispondo prontamente riportando reazioni degli altri genitori, possibili contromisure, effetti, conseguenze....
sono evidentemente affranto, preoccupato e seccato ma ovviamente impotente.
ci palleggiamo un po' questo sentimento di sdegno verso una pubblica istruzione incapace di assolvere al proprio compito.
alla fine, quando sono tutti ammutoliti e attoniti (chi per la gioia chi per la tristezza di un sistema scolastico ormai allo sbando) decido che è il caso di fare l'ultimo passo.

"e comunque, buon primo aprile a tutti!"

le nanette si invertono, letteralmente, i ruoli. quella che prima imprecava adesso gioisce. quella che prima gioiva adesso impreca (contro di me).
mia moglie (che già sapeva) ride (e mi da del pirla, che non fa mai male).
i miei suoceri partono per il kilometro lanciato dell'insulto.

buon primo aprile

p.s. per i nonni: il colloquio (quello vero) è andato alla grande. i dettagli a voce.

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