lunedì 9 dicembre 2013

sistema sicuro superenalotto viagra gratis vendita rolex


con questo titolo sicuro che faccio il botto. garantiti almeno diecimila click. matematico.
quasi quanto il fatto che se continuo così prima o poi trovo qualcuno sotto casa con un grosso randello nodoso disposto a spiegarmi l'importanza di un titolo che rispecchi i contenuti.
ma io amo il brivido. vivo per il pericolo. e sfido la morte col sorriso sulle labbra e lo sguardo fiero.
o almeno così dice mia moglie, che per pura coincidenza è anche la beneficiaria della mia polizza sulla vita...
dettagli...
le cose importanti sono altre.
peresempio, sabato pranzo in famiglia. dice: facile.
insomma...
intanto la famiglia non era la mia ma quella di mia moglie. e questo già complica le cose perché un buon trentapercento dei parenti di mia moglie sono convinti che io mi chiami andrea, mentre il restante settantapercento è equamente diviso tra "coso" e "maritodielena" (nota: dopo la terza bottiglia "elena" diventa "lafigliadell'adriano" ed io immancabilmente vengo declassato a "maritodellafigliadell'adriano" - considerando che di norma a queste riunioni la terza bottiglia si stappa prima degli antipasti, se ne evince che la mia vita come "maritodielena" sia piuttosto breve).
non è un problema che non si ricordino il mio nome, mica mi offendo, ma è oggettivamente difficile girarsi al volo quando senti gridare "uè andrea!" e tu ti chiami filippo. 
purtroppo negli anni questo ha contribuito a creare un'immagine poco positiva del sottoscritto (uè t'è vist quel antipatico del'andrea? s'è mica voltà... gnanca un saluto... l'è propri un musone di uno...).
su spinta di elena, ho quindi adottato una terapia ad urto. come si dice, a mali estremi... da un po' di tempo a queste riunioni di famiglia ho preso l'abitudine di abbracciare tutti, mollare sonore pacche su deretani e schiene, ridere rumorosamente a qualsiasi cosa detta in qualsiasi dialetto (il che ha portato al noto incidente della mia risata durante l'orazione funebre, archiviata poi come incidente secondario) e accorrere sorridendo anche quando qualcuno cerca a gran voce agnese, maria o giovanna.
incredibile dictu la cosa ha funzionato, facendo salire la mia popolarità personale e, di riflesso, quella di tutto il mio nucleo familiare.
e così sabato ci siamo ritrovati tutti nell'unico posto in grado di produrre una quantità di cibo sufficiente a sfamare i trenta commensali, non esattamente inappetenti: la sede dell'associazione nazionale alpini.
centottanta chili di cuoco ci hanno propinato di tutto, dall'antipasto (che valeva un pranzo) al dolce, passando per il caffè che veniva servito già corretto con una dose più che generosa di grappa.
siamo stati bene, come sempre, e ci siamo alzati da tavola solo quando hanno telefonato dal vicino aeroporto per lamentarsi del chiasso: non riuscivano a sentire gli aerei in decollo.
al momento del commiato, poi, lo shock.
"beh alura ciao andrea"
sorrido e stringo la mano tesa
"ciao! alla prossima!"
silenzio... sguardo indagatore... altro silenzio...
"ma ti te ciamet andrea, no?!"
"mah, veramente... io mi chiamo filippo, ma va bene anche andrea"
"filippo??? ma filippo l'era no tuo figlio?"
"no mio figlio si chiama jacopo"
"ma sei sicuro?"
"oddio... direi di si. ricordo abbastanza bene il giorno in cui sono andato all'anagrafe... poi abbiamo una serie di documenti a riprova, se fosse necessario..." (faccio il gesto di estrarre il portadocumenti)
"mah... speriamo non sia il figlio d'un alter... ciao nè"
faccio progressi bella gente.
buone feste. 'tis the season to be you!









3 commenti:

Tobacco ha detto...

Incredibile, i casi della vita: stavo cercando un sistema sicuro per vincere all'enalotto proprio perché, avendo già del viagra gratis, ho pensato bene di usare i soldi risparmiati per comprarmi il rolex tanto agognato e mostrarlo a tutti gli Alpini di Serina (BG) che non si ricordano mai il mio nome.
Pensa te!

Comunque ti capisco, io il problema l'ho risolto tempo fa, mi sono allenato per passare come il "musone" così nessuno mi rompe le palle e ai (pochi) pranzi con parenti non miei (io non ne ho praticamente) ingurgito caraffe di vino per dimenticarmi d'essere lì.
E poi c'è l'ammazzacaffé.. il prossimo passo è della ganja biosostenibilenonchimica fumata prima, durante e dopo il pranzo.


filippo ha detto...

ancora meglio, della ganja fumata INVECE del pranzo! :-D
dai, come si dice: mal comune...

Regina Falangi ha detto...

...Poi dici che ti vengono le crisi d'identità!

:D