lunedì 11 novembre 2013

punti di vista

sveglia, doccia, compiti, commissioni e zac! non ce ne siamo nemmeno accorti che già era ora di correre al treno.
alla stazione riusciamo a mala pena a rimediare qualcosina per fermare lo stomaco. il caponano si accontenta di un arancino, due tramezzini, otto ali di pollo e mezza tavoletta di cioccolato.
arriviamo a torino con qualche minuto di ritardo e seguiamo il gruppo di maglie-sciarpe-cappellini azzurri tutti diretti verso l'olimpico.
otto fermate di tram e siamo arrivati.
giro dello stadio per trovare il nostro ingresso e poi via che si entra.
tribuna un po' decentrata (pensavo meglio) ma va bene lo stesso perché, come il nano stigmatizza, "porcocane papà sembra quasi di poter toccare i giocatori!"
in campo si stanno scaldando, a pochi metri da noi, ceffi del calibro di parisse, castrogiovanni, zanni, bortolami, bergamauro (bergamirco risulta non convocato)...
il nano fibrilla e periodicamente mi agguanta il braccio emettendo un sonoro "oh-oh-oh!!"
fine riscaldamento. la tensione sale. inni nazionali. pulsazioni oltre soglia. ci alziamo. una trentina di australiani dietro le nostre schiene cantano più forte che possono "advance australia fair".
dopo pochi secondi vengono sommersi da sessantamila voci che si sgolano sulle note dell'inno di mameli.
io e il nano, in piedi, ci leghiamo e cantiamo come se non ci fosse domani.
nei 2 minuti tra la fine degli inni e il calcio di inizio il caponano mi chiede 21 volte se secondo me possiamo vincere e, ogni volta che rispondo di si, mi chiede "perché?"
rispondo, a giro, che "brunel vuole dimostrare quanto vale", "i giovani si vogliono mettere in mostra", "la squadra vuole migliorare il ranking in vista dei mondiali"... vengo salvato dal calcio d'inizio che segna la fine delle comunicazioni.
a nemmeno cinque minuti dal calcio i nostri organizzano un'azione fantastica. l'estremo parte e con una corsa solitaria arriva in meta. in mezzo ai pali. sono già senza voce. il caponano è euforico come se gli avessero detto che la scuola è stata abolita. vuol bene a tutti, trova che gli australiani siano un popolo fantastico e afferma di voler trascorrere in australia lunghi periodi di vacanza, proponendo un gemellaggio tra cusano e perth.
gli australiani però reagiscono in fretta. prima un calcio, poi una meta (non trasformata), poi un altro calcio... accumulano punti su punti e alla fine del primo tempo sono già in vantaggio di nove punti.
il caponano mi chiede se secondo me possiamo vincere. rispondo "assolutamente si" e prima che possa chiedere "perché" gli offro vigliaccamente una cocacola e un pacchetto di patatine.
durante l'intervallo studiamo la tifoseria.
"certo papà che gli australiani sono davvero pochi"
"eh già. sai del resto è un bel viaggio..."
"ma secondo te sono venuti solo per la partita?"
"tesoro ma come faccio a saperlo?"
"vabbè ma secondo te... voglio dire... tu che ne pensi?"
"guarda io credo di no. però se per te è importante magari dopo glielo chiedo, ok cucciolo?"
"ma secondo te possiamo ancora vincere?"
su questa nota i nostri rientrano in campo. tutti di corsa tranne castro, come al solito.
nella seconda metà il gioco si fa ancora più duro e più fisico.
l'australia sfrutta alcuni nostri errori in difesa e piazza una, due, poi tre mete...
siamo in impasse totale..
"papà ma pensi sempre che possiamo vincere?"
il totalizzatore non lascia dubbi
"guarda nano, secondo me non vinciamo ma una meta trasformata gliela piazziamo alla grande"
detto fatto.
prima la nostra mischia arriva a un passo dalla marcatura, poi un neo-azzurro riesce a segnare e a trasformare. lo stadio esplode.
il tempo finisce.
guardiamo il totalizzatore. venti a cinquanta.
il nano dichiara senza mezzi termini che l'australia deve essere un posto da schifo e non capisce come cavolo si faccia ad avere un canguro come simbolo. il nostro scudo tricolore, quello si che è un simbolo! altro che quel cavolo di canguro!
ci consoliamo con l'acquisto di un pallone e di un cappellino e poi via di nuovo sul tram.
accanto a noi ci sono due australiani. prima che il caponano mi possa fermare gli sto già chiedendo se sono venuti solo per la partita.
mi rispondono che stanno seguendo tutto il tour europeo dell'australia e che la prossima tappa è dublino, poi dopo 3 settimane di rugby, golf, vino e birra se ne torneranno a casa.
il caponano ammette che come programma non è malvagio anche se sicuramente non vede motivo di tornare in una madrepatria tanto schifosa quanto l'australia, notoriamente infestata di ragni e serpenti velenosissimi.
per me sabato è stata una giornata spettacolare, passata assieme al mio giocatore di rugby preferito.

e al ritorno....


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