lunedì 30 settembre 2013

riassumendo

che bello è venerdi sera.
e mia moglie mi fa "uh, amore ho scordato che avevo l'estetista alle sette"
bene.
ritiriamo le nanette da scuola e il caponano dai nonni. mentre i nani si sbafano la merenda mia moglie confabula con mia suocera. faccio appena in tempo a pensare "ahia!" che arriva il responso:
"mia madre vorrebbe comprare qualcosa alle ragazze. ti va se andiamo a fare shopping tutti assieme?"
di solito mi piace, ma ho avuto una settimana pesante e sto per rispondere che si, mi va bene, come quella volta che, dovendomi operare, il chirurgo mi disse "abbiamo finito l'anestetico, le va bene se le canto una canzoncina per la nanna?" ma vengo anticipato dalla suoneria del cellulare (human being nella versione dei guns n roses, tanto per dire quanto sono fico...).
ascolto, parlo, devo lavorare.
"scusa amore ma devo preparare questa offerta importante, mi lasciate a casa col caponano che tanto per lui è meglio farsi cavare un dente piuttosto che fare shopping, così io lavoro e voi fate tranquille"
alle sei e treqquarti sono tutte di ritorno. madre, figlia e nipoti per chi viene da destra. figlie, madre e nonna per chi viene da sinistra.
mia moglie mi ricorda l'estetista ed esce di nuovo tutta felice, lasciandomi in balia di due nanette iperagitate che cercano di farmi vedere tutti gli acquisti fatti mentre io combatto contro excel, word e acrobat per mettere assieme il documento agognato.
il caponano si è ritirato in camera sua.
verso le otto-meno-qualcosa ordino la pizza.
alle ottemmezza rientra elena.
alle otto-e-trentacinque finalmente spengo il pc dopo innumerevoli bozze, telefonate, chiarimenti, discussioni. giornata finita.
mangiamo la pizza poi tutti a nanna.
sabato mattina corriamo a comprare le scarpe per le nanette (i piedi crescono, le scarpe si sfondano) e un mobile-porta-borse-da-palestra per il terrazzo. consegniamo il tappeto in lavanderia e rientriamo che è ora di pranzo.
mentre elena e i nani mangiano io vado a rozzano per un quadrangolare di rugby. quando arrivo mi spiegano che è un quadrangolare a tre squadre. penso che frequento gente strana davvero, ma va bene così. giochiamo (se volete scoprire come è andata, a breve troverete qui tutti i dettagli), riusciamo a portare a casa le ossa moderatamente sane, beviamo una birra (vabbè, forse due...) e ripartiamo alla volta delle rispettive abitazioni.
rientro per cena. sono abbastanza devastato oltre che dalla stanchezza dai morsi di alcuni simpatici insetti che mi hanno letteralmente devastato le gambe. sanguino. andiamo a dormire.
domenica, sveglia alle 5. il caponano gioca a verona. le ragazze restano a casa per evitarsi la giornata sotto la pioggia e per andare a una festa di compleanno a cui una delle nanette è stata invitata.
svengo un paio di volte sul pullman per via della stanchezza e riprendo i sensi solo per grattarmi i morsi degli insetti infami che nel frattempo si sono gonfiati e mi fanno un male cane.
a verona giornata campale. devo seguire la squadra, dare una mano per la parte burocratica e dedicarmi al tifo indiavolato.
trovo anche il tempo per fare quattro chiacchiere con una cara amica (indigena) che non vedevo dai tempi di aironi-leicester. o forse è lei che trova il tempo per venire a fare quattro chiacchiere con me? non sottilizziamo...
alle tre e mezza ripartiamo in pullman. alle cinque siamo a cernusco. saliamo in macchina per andare a prendere le ragazze che sono ancora alla festa, dopo aver passato la mattinata a tirare a lucido la casa.
a duecento metri dalla destinazione la frizione della macchina ci abbandona. secca. defunta. kaputt. accosto, scendo e chiamo elena. arriva prontamente e si siede al volante. io e il caponano ci mettiamo dietro a spingere. considerando il male alle gambe (mio) le 4 partite sulle spalle del caponano e il fatto che la nostra macchina è un trafic da tredicimila tonnellate, direi che facciamo un ottimo lavoro, riuscendo a spostare la macchina fino al parcheggio più vicino.
torniamo a casa. ceniamo, credo, i ricordi si fanno confusi. mia moglie mi spalma qualcosa sulle punture d'insetto, forse una crema antibiotica.
qualcuno parla in lontananza... qualcuno dice buonanotte...
stamattina al bar, prendendo il caffè, elena mi dice che "certo i fine settimana passano sempre in un lampo"
E MENO MALE!!!

2 commenti:

Tobacco ha detto...

Fine settimana tranquillo, spesa il sabato mattina, piscina con la bimba il pomeriggio, il nulla totale la sera. Domenica giornata in cucina, abbiamo fatto il pane io e mia figlia e poi dal pomeriggio fino alla nanna... il nulla totale, nuovamente! mi faccio schifo da solo.

filippo ha detto...

a me invece fai un'invidia boia!!
:)
beato te...