sabato 15 giugno 2013

definizioni

molti di voi, durante la settimana, mi citofonano per attingere alla mia esperienza con interrogativi di grande spessore. cose tipo:
"maestro scendi a giocare a palla?"
"maestro quale è mai il senso della vita?"
"capo, se non sposti quel furgone ti faccio la fiancata con un chiodo"
per molti di questi interrogativi, la soluzione è ormai dentro di voi. soprattutto per quanto riguarda il chiodo.
ma altri vanno sicuramente approfonditi. di recente mi è stato chiesto: "maestro, che cosa è mai la sfiga?"
ecco, la sfiga è come quando tu sei fermo da due mesi e puoi riprendere ad allenarti. e allora ricominci e ti accorgi che hai perso parecchio smalto, ma non ti arrendi e ci dai dentro. e dopo un po' vedi che migliori.
rapidamente.
tipo che recuperi un minuto al giorno e anche di più.
e dopo pochi giorni riesci a correre a un passo quasi decente, e allora cominci a sentire le ginocchia che rispondono, che si sollevano, che non si fanno più trascinare.
e inizi a crederci.
e spingi un po' di più a ogni passo e senti che ce la fai. con le gambe che ti dicono "tutto qui? noi ci stiamo appena scaldando..." e i polmoni che sbadigliano per la noia. e allora spingi ancora e inizi ad allargarli per bene, i polmoni. e senti solo l'aria e il tuo respiro e il profumo dei ciclamini e il rumore dei passi.
e allunghi...
e allunghi...
e vedi che il cardio segna quasi centosettanta ma non sei stanco e dici chissenefrega e allunghi ancora e sei quasi arrivato a casa e decidi di fare un'ultimo sprint dando il trecentopercento, con la falcata distesa che ti senti quasi bolt in una finale olimpica, con le ginocchia che salgono e scendono come due pistoni, coi polmoni che ormai lavorano come due mantici....
...ed è solo allora che inali l'insetto da tre etti.

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