mercoledì 24 ottobre 2012

bond

calma.
non è un post sui titoli di stato.
respirate... respirate... sciogliete le spalle....
ok vi siete ripresi.
ormai lo sanno anche i sassi: sky tv ha deciso di dedicare un canale a geims bond e, dal primo ottobre, sta trasmettendo a manetta tutti i film di zerozerosette.
ovviamente è un'operazione commerciale in vista dell'uscita nelle sale dell'ultimo jb (si intitola scaifol), ma è comunque una chicca che un bondista non può lasciarsi sfuggire. e io ho doverosamente sfruttato ogni attimo disponibile per guardare, sbirciare, curiosare, rivedere, comparare, analizzare....
poter mettere a confronto tutti i bond cinematografici è una cosa interessante.
voglio dire...
bond è nato negli anni cinquanta ed è sbarcato sul grande schermo negli anni sessanta. un periodo in cui il mondo era ancora diviso in modo manicheo tra buoni (noi) e cattivi (loro). tralasciamo il fatto che per "loro" i buoni fossero, appunto, loro e i cattivi fossimo noi... e concentriamoci sulla separazione dei ruoli.
quello era ancora un mondo che si nutriva di ideali e di eroi. un mondo diverso dal nostro ed in cui i piloti beccati a fare ricognizione su paesi ostili manco ci pensavano a lanciarsi col paracadute. andavano giù con l'aereo preoccupandosi più di non far cadere i segreti in mano ai cattivi, che di portare a casa la pelle.
in un mondo come quello c'era bisogno di cavalieri dall'armatura scintillante, che fossero sempre nel giusto e sempre pronti all'azione. dei punti di riferimento da cui trarre ispirazione.
ed ecco che ti arriva geims. elegante, raffinato, bello, intelligente. in grado di adattarsi a qualunque situazione, di uscire sempre vincente battendo il cattivo di turno al suo stesso gioco. guidava la macchina come un pilota di formula uno, usciva dalla muta da sub con impeccabili abiti da sera completi di garofano all'occhiello, beveva dieci martini (shaken, not stirred) di fila e non gli girava nemmeno la testa e poteva stare sveglio per settantadue ore senza manco sbadigliare. sapeva pilotare con altrettanta maestria i jet e i sommergibili nucleari. conosceva fin nei minimi dettagli qualsiasi arma, dispositivo o congegno che mente umana potesse concepire e quello che non sapeva lo poteva imparare con una rapidità impressionante.
aveva giusto qualche difettuccio per umanizzarlo un po' (donnaiolo, egocentrico, vanitoso) ma erano bazzecole che non interferivano mai con i suoi doveri verso la corona. se geims doveva scegliere tra la bellezza di turno e la rincorsa al cattivone, faceva sempre la scelta giusta senza esitare un nanosecondo.
tralasciando il povero giorg lazenbi, che non merita menzione alcuna, i primi bond sono stati tutti improntati a questo modello. scion conneri e roger mur sono stati assolutamente meravigliosi per eleganza, personalità e "grace under fire" come dicono quelli che conoscono le lingue.
hanno contribuito alla riuscita del personaggio con importanti suggerimenti in merito ad abiti e scelte stilistiche. basti pensare ai "polsini alla bond" introdotti da conneri o agli smoking in seta "midnight blue" di mur nei primi anni settanta...
ironici, affascinanti, istrionici. in una parola: perfetti.
poi c'è stata la parentesi infelice (e breve) di dalton. insapore e incolore al punto da uscire di scena dopo due soli film. troppo ingessato, troppo ruspante e troppo poco bon-vivant. per niente bond.
pirs brosnan ha riportato una ventata d'aria fresca a bondville. affascinante, elegante e discreto ha saputo riconquistare i favori degli appassionati. un grande, al punto da essere ancora identificato con il personaggio in molti spot televisivi dove inerpreta ruoli bond-like.
e poi arriva creig.
voglio dire...
sarà un bravissimo attore, non discuto. ed ha pure la fortuna di avere al proprio fianco una M favolosa (giudi denc). però non mi piace.
i primi due film lo ritraggono come un action-hero qualsiasi, sempre impegnato a sparare o fare a cazzotti, con sangue che scorre da tutte le parti e scene (fin troppo) esplicite di torture e ammazzamenti.
ho sentito dire che scaifol sarà anche peggio da questo punto di vista. il regista ha dichiarato, tutto orgoglioso, di aver dipinto un bond ancora più umano, di aver sottolineato le sue debolezze, le sue vulnerabilità e le sue mancanze. di averlo reso meno eroe e più uomo.
sarà...
il mondo è cambiato. i tempi sono cambiati. noi siamo cambiati.
ma siamo sicuri che non ci sia più bisogno di gente che indossa lo smoking sotto la muta, guida una macchina con i missili dietro i fanali, incanta le donne con uno sguardo ed in una scala d 1 a 10 esce fuori come un 11 praticamente in tutto?
mi spiace per craig.
ma io rimpiango pirs.

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