lunedì 18 giugno 2012

tuttocchei

tra un numero imprecisato di giorni mi troverò a vivere uno dei momenti più ansiogeni che ad un uomo sia dato di sperimentare.
alcuni la chiamano "festa di compleanno", ma non è importante il nome.
resta il fatto che, assieme a quello di dover rifare la maturità, l'incubo della festa di compleanno è uno dei più ricorrenti nel mio personalissimo inferno onirico.
se poi da qualche parte spunta fuori anche un ragnone gigante, siamo a cavallo: facciamo l'anplen (è francese, significa "cazzi amari")
l'ultima festa di compleanno che ricordi di aver organizzato è quella per i miei cinque anni.
ho un vago ricordo di corse in cortile con gli amici e di una torta gelato mangiata a tarda sera in cucina. ma la memoria potrebbe giocare qualche brutto scherzo.
potrei perfino aver rimosso delle feste successive. sarebbe un caso lampante di shock post-traumatico (anni e anni di fox crime, mica caccola!). non escludo che con l'ipnosi potrebbero riemergere anche dei ricordi di biglietti di auguri, festoni e (dio ci scampi) cappellini. ma spero di no. mi auguro che la memoria non mi inganni e spero davvero di non dover scoprire tra qualche anno di essere stato sottoposto a questo tipo di maltrattamenti dai miei.
resta il fatto che a memoria mia, non ho mai festeggiato.
a quanto ne so, sono riuscito persino a scampare la fantomatica e (da me) temutissima festa dei 18 anni, aiutato dalla fortuna di essere nato a fine giugno quando tutti i miei amici e gran parte dei miei nemici erano in vacanza da tempo.
non so da che cosa dipenda questa antipatia per le mie feste di compleanno.
sindrome di peter-pan? paura della morte? disagio di trovarsi al centro dell'attenzione? difficile a dirsi.
e pensare che in astratto non mi dispiacciono le feste di compleanno, a patto che siano di qualcun altro.
e mi fa molto piacere rivedere i miei amici. sempre.
eppure...
ma, si sa, con gli anni e con l'età si perde ascendente. si diventa meno incisivi. si tentenna. quindi non ho avuto modo di ottenere a 40 anni il successo che ha segnato il mio ingresso nell'età adulta. non l'ho scampata, insomma; dovrò festeggiare.
mia moglie è stata categorica. gli amici inflessibili.
e sia. ci sto. accetto.
ma mi domando perché (dato che la speranza di vita in italia per i maschi è di circa 80 anni) si debba fare tutto questo baccano per festeggiare il mio non-decesso. voglio dire, non è una gran notizia, no? non mi pare degna di così tanto clamore...
a meno che...
che sappiano qualcosa che io non so?

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