lunedì 11 giugno 2012

certezze

uno ha bisogno di qualche certezza di quando in quando. di punti fermi. paletti a cui ancorarsi per evitare di perdere completamente il senso dell'orientamento.
io ad esempio stamattina sono sceso in box con in mano le chiavi della moto, dopo quasi due mesi di fermo-macchine.
sapevo già che cosa aspettarmi.
mi sono preparato, sono salito in sella e ho disinserito l'antifurto. e come da programma non è successo niente.
allora ho inserito la chiave nel blocco e ho dato un giro. la moto si è risvegliata subito. conoscendo ormai i suoi tempi di reazione, ho spento tutto prima che partisse l'allarme. poi ho ripetuto la procedura. due colpi all'antifurto e la moto si è svegliata definitivamente dal letargo.
inserisco la chiave.
giro.
cicchettino.
avviamento.
tossicchia e non parte.
senza scompormi sono ripartito dal punto uno e mentre io mi sentivo un po' come il principe azzurro che risveglia la sua bella addormentata, il motore ha iniziato a girare calmo e regolare come da copione.
rimettere in marcia aquilante dopo averla lasciata a nanna per parecchio tempo è una delle cose che sono abituato a fare, visto che sono un motociclista (purtroppo) molto incostante.
scoprire ogni volta che le sue reazioni sono esattamente quelle che mi aspettavo e ritrovarla in perfetta forma mi da lo stesso senso di sicurezza che si prova a tornare a casa dopo un lungo viaggio e scoprire che i fiori sono sopravvissuti, il gatto non ha mangiato i pesci rossi e i figli non hanno scavalcato la recinzione di sicurezza terrorizzando il vicinato e facendo razzia nei negozi di superalcolici.
le piccole soddisfazioni quotidiane.

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