hot wheels

ha iniziato in silenzio, senza clamori e senza fanfare.
ha iniziato in una palestra dimessa e scalcinata, cambiandosi in uno spogliatoio sovraffollato.
con dei pattini in affitto e allenandosi con dei tutoni improbabili, che spiccavano parecchio in mezzo ai completini sgargianti con i copri-pattini coordinati delle sue compagne di corso.
quasi come le protagoniste dei teen-movies della disney o, se preferite, come l'eroina di flashdance. avete presente? quella che si ritrova in anfibi e jeans a ballare tra tante principessine in tutù.
e proprio come le protagoniste di questi film, si è fatta notare subito dagli istruttori, che l'hanno invitata a partecipare alla prossima gara in programma, nonostante segua i corsi di pattinaggio artistico solo da pochi mesi.
e lei ha accettato. si è impegnata nello studio per avere i pomeriggi liberi e poter preparare il programma di gara. è caduta (e il linoleum fa male!), rialzandosi tutte le volte con più grinta di prima.
e ogni lezione ha imparato una figura nuova. o una nuova sequenza.
e siccome la gara non la si poteva affrontare con anfibi e tutona, oggi le abbiamo comprato il suo primo completo da pattinaggio. proprio come nei film della disney.
e lei, rispettando la parte, è tornata a casa tenendoselo stretto stretto e camminando a mezzo metro da terra.
se lo è provato e riprovato, facendo piroette e giravolte per mezza casa.
poi ha sentenziato "oggi sono davvero felicissima" ed ha abbracciato tutti. ripetutamente.
evidentemente siamo una famiglia da sport minori. di quelli che basta una palestra dimessa e scalcinata, dei pattini in affitto e un vestito da pochi euro.
di quelli che conta l'impegno che ci metti e non l'attrezzatura supertecnologica.
mia figlia emma il due giugno ha la sua prima gara.
e io sono già li a fare il tifo.