giovedi ore 6.30. sveglia. soliti riti mattutini e poi affidiamo i nani ai nonni-sitter che gentilmente li ospitano per una sera. noi siamo invitati a una festa. usciamo in moto. accompagno elena poi vado in centro per andare a trovare quei simpaticoni della camera di commercio.
arrivo in centro alle 8.47. un'ora precisa per fare 15km in moto.
praticamente a 15kmh di media.
parcheggio e scendo. faccio la mia bella fila, ottengo la mia firma digitale nuova di zecca e riparto bello contento.
c'è sciopero dei mezzi. milano è bloccata. non si passa da nessuna parte nemmeno in moto.
prendo in seria considerazione l'idea di regalare moto, casco, guanti e chiavi al tizio che pulisce i vetri al semaforo. poi mi faccio coraggio, stringo i denti e continuo.
arrivo a casa che la mattina è ormai finita.
mi regalo una pausa pranzo alternativa andando in palestra, poi mangio qualcosa al volo.
lavoro fino alle sei poi inizio a prepararmi per la festa di compleanno a cui partecipiamo (senza nani).
ho fame.
alle 19.30 siamo davanti al locale. sistemati 2 caschi, 2 giacche, 2 paia di stivali, 1 paio di soprapantaloni e uno zaino, ci possiamo accomodare.
ho molta fame.
sbevazziamo (a stomaco semi-vuoto) fino alle 22.30 nell'area del locale a noi riservata.
capisco che è ora di rincasare quando mia moglie inizia a competere con le giovini avventrici su chi abbia le gambe più lunghe.
veloce galoppata in moto fino a casa con elena che tiene un'andatura incerta, poi attacca bottone con un tizio in macchina al semaforo finché (con un sapiente colpo di gas) gli faccio notare che iuuu-huuu sono quii-iiiiii.
arriviamo a casa a mezzanotte suonata.
le ultime parole di mia moglie sono "mi-gira-la-tesss...."
la metto a nanna e vado a guardarmi francia-scozia (replica) valevole per il torneo più antico del mondo.
quando inizio a sentire sonno, spengo (la scozia ha perso. di nuovo) e vado sotto le coperte.
dormo le mie solite 4 ore e si riparte.
mi sveglio con una fame bbbestia. colazione al bar. dopo colazione ho più fame di prima. elena mi fa "pranziamo assieme, ti chiamo per fissare l'ora"
alle 13.30 mi chiama "ops, pensavo fosse mezzogiorno". il pranzo è saltato.
ormai non ce la faccio a raggiungerla anche perché sono in evidente ipoglicemia. mani che tremano, sudorazione, senso di nausea, vista un po' annebbiata. non ricordo i nomi dei settenani. eolo, coso, gongolo...
alle 13.50 con notevoli sforzi e appoggiandomi a qualche palo (gongolo... ninnolo... dimmelo...) con l'atteggiamento alla bogart di chi se la tira (anche se lo faccio per non andare lungo sul marciapiede) raggiungo lo spacciatore locale di carboidrati (cucciolo! e poi?? concentrati... gongolo... romolo? tarquinio prisco era prima di mammolo?) e dopo due focacce riesco a riprendere possesso degli arti superiori.
ci metto dietro anche due schifezze cioccolatose e il resto del corpo ricomincia a rispondere.
ho ancora un po' di palpitazioni ma riesco a rimettere a fuoco.
alle 14 arrivano eolo, mammolo, gongolo, pisolo, brontolo, dotto e cucciolo.
torno alla scrivania. mi rimetto al lavoro. arriva un collega che mi fa "ti senti bene? ti vedo pallido".
e dovevi da vedé prima!!!
voglio dormire.
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