i fratelli mancuso non sono dei cantanti. sono dei cantastorie. ma dei cantastorie veri, non di quelli finti che si atteggiano ad artisti bohèmienne e poi girano col jet privato.
sono stati la colonna sonora di una parte molto importante della mia vita, quella in cui si cambia pelle e si completa il passaggio dall'infanzia alla vita adulta, con tutte le tribolazioni, gli ingarbugliamenti e le complicazioni che questo comporta. il periodo fatto di amici-per-la-pelle e strani riti e termini in codice e strizzatine d'occhio e gente con cui esci sempre, ma sempre-sempre, e con cui condividi tutto, ma tutto-tutto.
i mancuso li ho conosciuti per caso, ascoltando una loro esibizione. ho comprato una loro cassetta (ebbene si, all'epoca esistevano ancora le musicassette) che ho quasi consumato. e ho avuto la fortuna di lavorarci assieme in una delle mie tante vite. all'epoca facevo finta di fare l'attore, mi vestivo con improbabili gilet patchwork e facevo cose molto, molto imbarazzanti. però conoscevo gente divertente e potevo imparare cose bellissime che non servivano a niente. lavorare coi mancuso mi piaceva. mi dava la stessa sensazione che potrebbe dare essere in confidenza con una superstar. perché alla fine quello che conta nella musica non è quanti dischi vendi, ma quante emozioni riesci a trasmettere.
e loro in questo sono bravissimi, proprio perché non sono costruiti. hanno imparato a suonare la chitarra dal barbiere del paese e per il resto (violino, percussioni varie, pianoforte, fiati...) sono autodidatti.
girano (giravano?) l'europa in una vecchia familiare piena di costumi di scena e strumenti, passando da un festival all'altro. da un palcoscenico all'altro. e come ogni cantastorie che si rispetti erano sempre pieni di aneddoti spassosi e di pecette ed adesivi che potessero testimoniare i viaggi fatti e i posti visitati.
oggi un amico (che in memoria dei vecchi tempi continua a nascondere la propria sensibilità sotto una maschera da superficialotto burbero) mi ha fatto ritrovare questo link. provate ad ascoltare la canzone. poi ri-ascoltatela. poi cercate di capire il testo. e poi ascoltatela di nuovo.
secondo me vi piace, anche senza tutto il bagaglio di ricordi che ho io.
e se volete vi posso anche prestare la cassetta.
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