lunedì 6 febbraio 2012

la scalinata

fa freddo. ma tu decidi di uscire lo stesso per una corsa. ti copri per bene, ti sistemi l'mp3 nelle orecchie, e parti.
e capisci subito che hai fatto bene perché nonostante il freddo, l'ora improponibile e il tuo stato psico-fisico generale, le gambe rispondono egregiamente.
le senti elastiche, morbide, pronte.
e allora decidi che oggi puoi provare a tirare un po' di più. fai salire le ginocchia. allunghi un po' il passo. e non senti la fatica. ti accorgi che stai tenendo un'andatura da podista quasi serio e ti esalti. e allunghi ancora. e ti sembra che le gambe dicano "vai che noi ti seguiamo". e forse saranno i pearl jam e i bon jovi sparati a tutto volume, ma la fatica proprio non la senti e ti sembra che tutto giri alla perfezione, ti senti come quando avevi venti anni di meno e in una serie di panca alzavi più peso di quanto adesso ne sposti in una settimana di palestra, e pesavi quanto pesi adesso ma con cinque taglie in meno di pantaloni.
senti l'aria in faccia e capisci che stai proprio tirando parecchio, vai forte davvero e la cosa ti esalta. e ti senti come se potessi correre un minuto in cinquantacinque secondi.
e sei sul viale di casa tua, alla fine del tuo allenamento, e senti che puoi aumentare ancora. un'ultimo allungo. e allora vai come il vento, e la gente in effetti si volta a guardarti, e tu ti senti un po' come rocky quando corre in mezzo al mercato con tutto il quartiere che lo saluta, e inizi ad alzare timidamente la mano come a dire "ehi!" a quelli che ti fissano mentre sfrecci (si perché ormai sfrecci) verso casa. e manca poco per arrivare, devi solo salire gli scalini.
gli scalini.
e sai che appena arrivato in cima sarà finita. e allora aggredisci la scalinata. prima a due a due, poi a tre a tre, e senti il cuore che batte. e sali, sali, sali.
ma quando sei quasi in cima, quando stai per goderti il tuo momento di gloria, senti un brivido gelato lungo la schiena. c'è qualcosa che non va. da dove arriva tutto questo freddo improvviso? è come se ti arrivasse una strana consapevolezza...
e ti accorgi d'un tratto che sgambettando come un pazzo hai scalciato via il piumone.
sono le tre di notte, sei tutto sudato e scoperto.
allora ti sistemi il pigiama, tiri su il piumone e ti giri sul fianco. sperando di sognare ancora il tuo sogno di rocky.
buone corse bella gente. e copritevi.

2 commenti:

Flavia ha detto...

Hihihihi..........

filippo ha detto...

rispetto per gli anziani!