sveglia, lavaggi vari, vestizione, colazione.
scendiamo in box tutti assieme (più o meno svegli). io accompagno i nani ed elena parte in moto. siccome poi devo andare in ufficio e parcheggiare è impossibile, carico la bici nel baule e lascio la macchina al capolinea del tram.
quindi stamattina, come molte mattine, tiro fuori la macchina dal box, spengo il motore, scendo e apro il portellone.
nel frattempo i nani salgono.
elena ha già tirato fuori la moto e spento la luce.
un meccanismo ormai conosciuto e ben oliato. tutto liscio.
io entro al volo per recuperare la bici da caricare nel portabagagli e mentre sono dentro al box wraaaamm sento la saracinesca che scende.
elena chiude a chiave.
sento che finisce di allacciarsi il casco e saluta i nani.
poi sembra spaesata.
- ragazzi dove è papà?
- ma boh... era qui...
silenzio.
- filiiii
silenzio
- papiiii
se ne accorgeranno?
sento la chiave che gira e, mentre resto appoggiato alla bici, la porta del box risale lentamente.
elena, piegata in due dalle risate, cerca di dire qualcosa, mentre i nani si rotolano ululando sui sedili della macchina.
avevo il sospetto, ma ora ne sono certo. la mia non è una famiglia. è una sit-com degli anni '30.
non escludo di beccarmi una torta in faccia prima di sera.
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