lunedì 23 gennaio 2012

hi fi

lo so, questo post rischia di ritorcermisi contro sotto forma di anni ed anni di inaudite sfighe... ma vale la pena rischiarla, dai.
il fatto è che voglio spendere due secondi per tessere le lodi del mio caro vecchio 1450. il caro springherone, lo scorbutico aquilante che tossicchia, scalcia, sbuffa, ma non mi molla mai.
tutto è cominciato verso la fine della scorsa settimana. giovedi per la precisione.
come ogni mattina scendiamo in box. carico i nani e la bici sul furgone. la routine prevede che io porti i nani a scuola, per poi continuare in bici fino all'ufficio.
mia moglie invece se ne parte sola-soletta in moto.
contatto.
wruummmm...mmm..mmm. silenzio.
ri-contatto.
whee-ee-ee-ee-ee.
silenzio.
ri-ri-contatto, smanettamento col gas (anche se non serve a niente con l'iniezione ma giusto per non lasciare niente di intentato), qualche sana imprecazione che, è cosa nota, aumenta il voltaggio della batteria.
silenzio.
il motorino ci prova, ma il motorone non risponde. il mitico 1680 o quello che sia, vanto ed orgoglio di mamma harley, cade vittima di una batteria esaurita.
requiescat.
tutti quei cacchio di assorbimenti, quelle lucine, quelle centraline, quei computer che calcolano la giusta miscela di aria e benzina, i led, le spie e gli altri aggeggi elettronici hanno succhiato alla batteria tutto quello che poteva dare, lasciando energia insufficiente per l'avviamento mattutino. sarà stato complice anche il freddo, ma un crollo del genere non me lo aspettavo. proprio no.
speranzoso, sabato sera scendo in box, smonto la sella e do una serrata ai morsetti (in effetti un po' lenti). niente da fare.
allora, preso dalla disperazione, provo a farla partire a spinta. come si faceva con il fantic o il caballero. cosa impossibile (penso) visto che il millessei ha la compressione di un tir. figurarsi. e infatti... manco a pensarci. anche perché l'orrida bestia ha la frizione elettronica. quindi se tu metti la seconda, tiri la frizione e cerchi di spostarla, non c'è verso, perché la marcia risulta comunque inserita e uno dei tantimila computer di bordo comunica con la ruota dicendole di bloccarsi. bella roba.
stamattina decido di accompagnare la consorte con la mia motoretta. il mio 1450, fermo da un mese. è stato al freddo pure lui, ma è molto più spartano nelle sue esigenze elettriche.
scendiamo in box, giro la chiave, cicchettino, tossicchia-tossicchia e poi... pot-pot-pot-pot-pot.... liscio come l'olio.
d'accordo, è senza specchietto destro, non frena, soprattutto con un passeggero, il quale passeggero impedisce anche la visuale dallo specchietto sinistro, non ha il parafango davanti (e questo quando piove si nota abbastanza), le frecce è come se non ci fossero e per cambiare corsia devo fare le contorsioni e segnalare col braccino, il passeggero è appollaiato in una posizione che manco il kamasutra e chi più ne ha più ne metta.
però va.
sempre.
less is more. pensateci quando vi avvicinerete col trasponder alla vostra astronave ipertecnologica.

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