oggi giornata romana. intensa. treno alle sei. sveglia ad ora congrua.
inutile.
alle tre mi si spalancano gli occhi. comincio a fissare la sveglia.
3.02
3.05
3.08
3.10
alle 3.12 mi rassegno e mi alzo, tanto lo so che non mi addormento più. quindi mi preparo, salto in bici e pedalo a meno sei gradi (circa) fino in centrale. parcheggio la bici e monto sul treno.
arrivato a roma scopro due cose interessanti.
la prima è che il tizio che mi aveva dato appuntamento in zona termini ha deciso che era meglio vedersi all'eur. la seconda è che i taxi sono ancora in sciopero, ma proprio di quello incazzato. tipo che non si vede un taxi per km e km.
bene. non c'è altro da fare che inserire il navigatore satellitare vecchia maniera.
consulto la cartina, prendo la metro, raggiungo l'appuntamento.
facile.
poi, finito il primo incontro, devo capire come fare a ri-attraversare tutta roma coi mezzi.
ri-prendo la cartina. chiedo. e parto.
mi avvalgo anche dell'aiuto del pubblico a casa, telefonando a mia moglie che gugola l'indirizzo tra una riunione e l'altra e mi dice quali autobus prendere e per quante fermate. mi ritrovo sulla 904 lungo la boccea, con il conducente che quando chiedo "scusi devo scendere alla fermata di mombarone" mi risponde "mai sentita".
allora inizio a ripetere i nomi della via che devo raggiungere e quello della fermata
"capriglio-mombarone capriglio-mombarone capriglio-mombarone". è un mantra.
squilla il telefono. è uno dei miei soci.
"mi raccomando devi andare a pranzo in via di santa gemma (capriglio-mombarone-santagemma capriglio-mombarone-santagemma capriglio-mombarone-santagemma) lo trovi lungo la boccea (capriglio-mombarone-santagemma-boccea capriglio-mombarone-santagemma-boccea capriglio-mombarone-santagemma-boccea) è la prima uscita boccea del gra (capriglio-mombarone-santagemma-boccea-primauscita capriglio-mombarone-santagemma-boccea-primauscita capriglio-mombarone-santagemma-boccea-primauscita)"
sudo. o forse sono lacrime. stringo nervosamente il cellulare come fosse un amuleto.
panico quando vedo il cartello con su scritto "roma" e una bella sbarra rossa di traverso.
ma come ripeto sempre, in mancanza di nuove informazioni, continua sulla tua strada. e infatti dopo altre 14 o 15 fermate l'autista mi fa "guardi che la prossima deve essere la sua".
mombarone.
scendo.
campagna.
(capriglio-mombarone-santagemma-boccea-primauscita capriglio-mombarone-santagemma-boccea-primauscita capriglio-mombarone-santagemma-boccea-primauscita)
entro in un negozio che si chiama "tutto per l'infanzia".
(capriglio-mombarone-santagemma-boccea-primauscita capriglio-mombarone-santagemma-boccea-primauscita capriglio-mombarone-santagemma-boccea-primauscita)
faccio finta di scegliere dei pannolini e poi chiedo a bruciapelo "capriglio?!?!? eh?!?!" la tizia è presa in contropiede
"sta de llà" col braccio teso e lo sguardo vitreo.
esco lanciandole uno sguardo che significa "se mi hai preso per il culo..."
cammino per altri 500mt con le macchine che mi sfrecciano accanto a ottanta km al secondo. zero marciapiede. sempre più campagna.
vedo un alimentari e sul piazzale antistante degli operai che stanno salendo su un furgone. mi avvicino.
"scusi, via capriglio?"
si guardano.
"ohi!"
"eh?"
"drasna tavari mama stradu campiliu?"
"campiliu?"
"da! da!" poi a me "come che tu deto? campiliu?"
"no sarebbe capriglio"
fanno vaghi gesti in direzione dei campi.
mentre dispero emerge un terzo uomo da dietro il furgone
"che tte serve"
"via capriglio"
"nun sta a da retta, va dentro che loro o sanno" e indica col mento l'ingresso dell'alimentari.
entro. chiedo.
"capriglio certo. torni indietro per duecento metri. la prima a destra. poi la seconda a sinistra"
"grazie"
"in corrispondenza di un traliccio"
"perfetto"
"appena inizia la discesa, è proprio li"
"gentilissimo"
"non può sbagliare, è proprio la seconda"
"vado, grazie"
"vedrà che non la manca, appena svolta la vede. c'è il traliccio..."
EBBASTA!! e se ho capito...
riparto. ripercorro. svolto. traliccio. discesa. arrivo.
tempo di percorrenza due ore e quindici minuti.
avete raggiunto la vostra destinazione.
alla vecchia maniera.
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