martedì 10 agosto 2010

fuori uno, dentro l´altro

manco il tempo di respirare: finito il trasloco ecco che arriva il lavoro. per fortuna! visto che il mutuo tocca pagarlo, ma forse un periodo di relax non ci stava poi tanto male, soprattutto se si considera che elena e i nanetti sono in campeggio in riva al lago a godersi il fresco.
e invece eccomi qui per tre settimane di full immersion presso la casa madre tedesca.
il primo giorno é stato interessante: l´ho passato quasi tutto con la mia tutor. quattro chiacchiere... e chi sei... e che fai... e che hobby hai... e via cosí...
il secondo giorno ero giá pronto a ripetere l´operazione con i vari colleghi. errore: essi sapevano giá tutto visto che a quanto pare qui dentro radio serva fnuziona egregiamente. paura.
ho persino ricevuto la telefonata di uno che sará assunto a partire dal primo ottobre e che sapeva praticamente giá tutto di me (passione per le moto, figli...). il grande fratello qui ci fa una pippa.
evvabbene vai. la mia tutor é una tri-atleta. che non significa che fa atletica tre volte ma (come ho scoperto) fa triathlon. quando ci siamo presentati e mi ha stretto la mano ho sentito distintamente almeno due ossa che facevano "sto-trokk"
dice "ah-ah! italiano mozzarella fare pippen a maschio tetesco"
dico "si, fare anche pippen peró con altra manen perché questa essere kaputt"
in effetti per strano che possa sembrare mi sono imbattuto con alcuni stereotipi tipo "italiano, pasta, mantolino, paffi... dofe tuoi paffi?" che nell´anno del signore duemiladieci fanno piú sorridere che altro, ma ti danno anche un´idea di come noi umani sappiamo essere limitati certe volte.
che altro dire: so che il blog langue, ma tanto voi gente del bel mondo sarete tutti con le trippe al sole a godervi le ferie, quindi mi pare inutile annoiarvi con le mie sfighe quotidiane, dirvi che mi é toccato sorbirmi due ore di training in spagnolo (direte, ma come, tu parli lo spagnolo??? no, ma questo non distoglie il teutonico medio dalla sua radicata convinzione che tutto quello che sta sotto le alpi sia grosso modo una roba unica, indistinta dove tutti stanno col sombrero sotto le palme ad aspettare che buddah o allah gli diano il suo bel pane quotidiano e intanto suona l´armonica o il mandolino che é uguale), o raccontare che mi hanno piazzato in un albergo frequentato quasi esclusivamente da locali, e i locali qui sono davvero locali, nel senso che sono (loro si!!!) proprio come li vedi in certi vecchi episodi dell´ispettore derrik, belli rubizzi, panciuti e chiassosi... e che non parlano una parola di inglese.
ho trovato un solo cliente che parlava inglese. il secondo giorno mi é corso incontro chiedendomi "quanto dista zurigo da qui? un paio d´ore??" prima che potessi rispondere che non ne avevo idea era giá partito sgommando. nostalgia della civiltá? fuga di capitali? voglia di cioccolata? o semplice attacco psicotico? non lo sapró mai.
e soprattutto... perché lo ha chiesto a me?? che c´ho la faccia da svizzero?
quindi, come dicevo, non vi annoio. a fine agosto torno in italia e mi cerco un ufficio a milano. e un perosnal trainer di braccio di ferro. cosí la prossima volta che incontro la triatleta sono almeno in grado di difendermi!

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