martedì 6 luglio 2010

mai dire mais

un commento su faccialibro ha risvegliato un ricordo di tanto tanto tempo fa.
domenica pigra e sonnacchiosa, mio padre che fa “andiamo al campo di volo”.
pomeriggio trascorso tra aeromodelli che svolazzano, alianti che precipitano, odore di miscela, ronzio di motori, risate...
poi il sole inizia a calare. rimettiamo via tutto l’armamentario e ripartiamo.
l’aria condizionata non esiste, meno che mai in macchina. finestrini spalancati.
campi di mais a perdita d’occhio. mio padre che accosta e senza dire una parola attraversa la strada con passo furtivo alla gatto silvestro.
è una strada di campagna e non passa un cane a pagarlo, ma lui si guarda attorno, allunga una mano e stacca due pannocchie belle mature.
a casa ce le facciamo arrosto.
le più buone che abbia mai mangiato.

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