martedì 2 settembre 2008

relazioni interpersonali



visto il gran parlare che si fa su queste pagine delle relazioni interpersonali, ho pensato di pubblicare alcuni brani tratti dal saggio "classificazione delle relazioni interpersonali: dalla stretta di mano al genocidio" del prof. Rolf von Rolf (in alto la copertina).
Von Rolf fu per anni una delle figure di spicco della psichiatria mondiale, fino ad ottenere nel 1977, la cattedra di Psicopatologia Comparata ad Oxford. Quello fu l'inizio del suo declino poiché a distanza di pochi anni dall'importante riconoscimento la comunità scientifica si rese conto che ad Oxford non era mai esistito un corso di laurea in Psicopatologia Comparata. Von Rolf tentò di difendersi dalle accuse di truffa sostenendo una tesi molto ardita: affermando di aver ricevuto la cattedra, lui intendeva dire che gli era stata donata una sorta di grande scrivania. Perse la causa e di lì a poco emerse anche il fatto che i suoi scritti più famosi (tra cui il testo oggetto di questo mio articolo) fossero stati scritti in realtà da un suo lontano nipote di dodici anni. All'accusa di truffa si aggiunse quindi anche il plagio.
Von Rolf, distrutto da questo rovescio di fortuna, si ritirò nella sua tenuta di famiglia in Transilvania. Mi sembrano interessanti le sue osservazioni sul mondo delle due ruote.

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[...] E quindi possiamo sostenere che una misura valida della forza relativa di ogni relazione interpersonale e di ogni umano sentire possa essere dato dal suo grado di umidità. L'umidità non va intesa in sè, essa è da prendersi come la somma di tutti i liquidi ed i fluidi che vengono scambiati e versati nel corso di detta relazione. Prendiamo ad esempio l'amore, tanto cantato da poeti ed osannato dalla moderna gioventù. Ebbene, appare innegabile che esso sia uno dei sentimenti più forti [...] che all'uomo sia concesso di sperimentare. Ed è altrettanto innegabile come l'amore comporti un grande dispendio di fluidi corporei. L'atto amoroso obbliga ad abbondanti essudazioni, soprattutto se non avete l'aria condizionata; io ce l'ho e infatti sudo molto poco, ma se non l'avessi suderei anche io copiosamente, in particolare da quando mia moglie ha comprato quel libro illustrato... come si chiama [a questo punto parte una interessante divagazione sulla stampa di genere erotico, soprattutto quella settimanale e mensile, con illustrazioni a colori, ma ritengo non sia opportuno trascriverla] [...] ed oltre al sudore l'amplesso porta a scambi di liquido seminale, saliva ed altre disgustose eiezioni che i più depravati (come Inge, cara amica d'infanzia a cui va la mia sempiterna gratitudine) ben conosceranno. L'amore è quindi senza ombra di dubbio un sentimento forte.
[...] I sentimenti e le relazioni definiti "secchi" o "asciutti" sono invece all'estremo opposto. Nessuno scambio di fluidi avviene tra colleghi di lavoro o tra semplici conoscenti o tra persone che si disprezzano. Queste relazioni saranno pertanto poco coinvolgenti, e l'eventuale perdita di contatto con uno di questi soggetti non avrà impatto sulla nostra stabilità emotiva. E' significativo come la secchezza vada sottobraccio all'indifferenza anche nel linguaggio di tutto giorni: penso ad espressioni come "ti venisse un colpo secco" o all'uso di "seccare" per intendere "annoiare, scocciare, frantumare gli zebedei". Un seccatore e' una persona che ci toglieremmo volentieri da torno e in alcune culture come quella Inuit o tra gli Uomini Rossi della foresta amazzonica, la parola "seccatore" e' usata indifferentemente anche con il significato di "consulente fiscale", "assicuratore" o "operatore di call center che fa il turno dalle 20 alle 22 quando uno e' in svacco".
[...] Ancora su un piano diverso dobbiamo misurare l'odio. Si intenda con odio non la normale antipatia che possono provare tutti, ma la cieca ed assoluta idiosincrasia che può nascere solo in pochi casi nella vita, come tra i miei genitori o tra un Nazista ed un Rabbino ultra-ortodosso. Un sentimento di questa fatta non è certo debole, ed infatti esso porta spesso ad episodi di ingiuria e di aggressione verbale, con conseguente forte sudorazione; ad inseguimenti (di solito e' il Nazista che insegue il Rabbino ma durante un esperimento condotto a TelAviv e' stato dimostrato che cinque Rabbini ben allenati possono raggiungere facilmente un Naziskin, con conseguenze poco piacevoli per il Naziskin) che portanto ache essi a sudore; a sputazzamenti vari (nel caso in cui l'inseguimento abbia successo); e, nei casi più estremi, a grandi o piccoli spargimenti di sangue (come nell'esperimento di TelAviv, rimasto famoso perché fu necessario l'intervento dei pompieri per estrarre due dei cinque Rabbini dal Naziskin).
[...]
Alcune studi fatti sul mondo motociclistico, hanno dimostrato come esso sia interamente fondanto sulle relazioni "umide" e quindi forti. I lunghi viaggi in moto comportano grandi sudate in estate e poiché il saluto più diffuso appare essere l'abbraccio (peraltro spesso accompagnato dal bacio, con relativo scambio di saliva) si può immaginare la quantità di flussi corporei in gioco. Piccole rivalità sfociano spesso in sanguinose faide e, anche tra semplici conoscenti non è infrequente il prestito di benzina od olio motore verso altri bikers in difficoltà (per meglio comprendere il significato di questo gesto consiglio l'ottimo saggio "la benzina come simbolo sessuale: studio comparato dell'amplesso nelle stazioni di servizio" di H. Dittfeld, secondo cui il prestito di benzina od olio motore equivale ad una affermazione della propria superiorità in campo sessuale). Le bevute di gruppo (evidente sublimazione dell'atto orgiastico omosessuale) sono molto frequenti ed il gergo utilizzato è infarcito di riferimenti di natura "umida". Da ciò si evince come gran parte dei frequentatori di questo ambiente siano, secondo la scala psicosessuale di Mendell, dei frocioni incalliti.

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