lunedì 7 aprile 2008

pecunia non olet



...dicevano i nostri avi.

il denaro non puzza e fa decisamente comodo a tutti. questo si sa. e si sa come le aziende non siano certo organizzazioni non-profit. anzi! scopo ultimo (se non unico) di ogni azienda e' proprio quello di realizzare profitti, in modo che chi ci lavora e chi ha investito possa trarne guadagno.
nulla di male, dunque.


pero', se e' vero che tutte le aziende sono uguali, alcune (per parafrasare orwell) sono piu' uguali di altre. chissa' perche' da alcune aziende ci si aspetta un comportamento leggermente diverso ed un'attenzione meno spasmodica agli utili ed ai profitti.


sono le aziende che producono e vendono oggetti carichi di componenti emotive ed i cui clienti sono degli appassionati irriducibili.


di aziende cosi' ce ne sono sempre meno, ed ormai sono tutte realta' di piccole o piccolissime dimensioni. se un'azienda vuole crescere ormai deve guardare al mercato di massa. deve competere su scala globale. deve poter esportare e, spesso, deve riuscire a creare un mercato anche dove il mercato non c'e'. deve far nascere il bisogno e non limitarsi a soddisfarlo.


tutte banalita' di libri di management di terzo o quarto ordine, ma che ancora fanno parecchie vittime. come ho appena avuto modo di constatare, una vittima recente e' proprio la cara e vecchia casa di milwakee. l'harley davidson.


solo che la motor company come sempre decide di distinguersi dal mucchio. e allora che ti fa? decide di mettere in vendita lo status di Membro Fondatore dell'erigendo museo dell'harley-davidson.


bello.


in altre parole, io che vivo a milano e non sono nemmeno mai stato un USA e non so nemmeno in che stato sia milwakee, posso pagare una cifra variabile tra i 40 e i 500 dollari e ricevere una serie di attestati a conferma del fatto che sono membro fondatore di qualcosa che probabilmente non vedro' mai.


forse sono io a essere fuori asse col resto del mondo, ma la cosa mi lascia davvero stupito. quasi sconvolto. a nessuno viene in mente il parallelismo con le offerte fatte "spontaneamente" dalle antiche famiglie patrizie per contribuire ad erigere chiese e monumenti, in cambio di indulgenze od altri favori?


la motor company come una sorta di chiesa, insomma. che in cambio di denaro elargisce ai propri adepti il perdono e la possibilita' di entrare nella schiera degli eletti. di coloro che potranno fregiarsi della piastrina militare (nera, of course) con su scritto membro fondatore. e che avranno accesso (c'e' bisogno di dirlo?) al negozio del museo anche "after hours" ed a prezzi di sconto. che potranno acquistare materiale inaccessibile ai non fondatori, poveri miseri omuncoli, destinati ad una vita di emarginazione e miseria.


fa sorridere. ma e' anche un po' triste.


spendi soldi, figlio mio, cosi' ti guadagnerai il diritto di spendere ancora di piu'. questo e' il nostro credo di motociclisti? tutto il nostro parlare di passione, amicizia, valori si riduce a questo?


quanto siamo rincoglioniti.
filippo

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