lunedì 18 febbraio 2008

Mala tempora currunt

Leggo oggi in rete di una fantastica ed impedibile occasione: per la prima volta si può organizzare un viaggio in moto della mitica Isla Grande! Cuba in moto! Evvai, si stappino le bottiglie e si riempiano i calici. E’ tempo di brindare!!
Perché il tour operator, in evidente trip “HOGghiano” propone un programma per palati fini, completo di scorta della polizia, garage custodito in ogni hotel, cocktail di benvenuto e (ciliegina sulla torta) intrattenimenti folkloristici con danze locali!!!
Come rifiutare? Tanto più che l’organizzatore si è fregiato dell’immagine di Ernesto “Che” Guevara, che per l’occasione sul basco d’ordinanza porta la scritta “HD”.

Io dovrei tacere perché come mi fece notare un tale, giro con una moto a iniezione con una forcella del 1940, un apehanger medio e le ruote bicolore, quindi sono più finto del finto e di sicuro non sono un biker.

Però persino io storco il naso di fronte alle danze folk e al cocktail di benvenuto.

Ma che fine hanno fatto quelli che caricavano la tenda sulla moto e partivano con una maglietta e un paio di calzini di ricambio?

Siamo davvero caduti così in basso? Tra un po’ l’Harley te la daranno assieme al Diploma di Laurea dell’Università Commerciale Luigi Bocconi?

Mah….
Filippo

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