Il viaggio più bello è stato un Barcellona-Milano di qualche anno fa.
Partenza all’alba di un giorno d’agosto, per godersi un po’ di fresco e non soffrire troppo i primi chilometri di percorso cittadino.
Due moto (la mia Springer e una Electra), 900km davanti, bel tempo e l’obiettivo di essere a Milano per ora di cena.
Dopo pochi km, in Francia, veniamo investiti da un vento fortissimo, tipico in quella zona. Velocità massima possibile 80km, con l’electra che in rettilineo è costretta a inclinarsi neanche fosse su un tornante di montagna per contrastare l’effetto-vela delle carenature.
Passato il ventaccio riprendiamo un passo decente e ci beviamo d’un fiato gran parte della costa francese. Pausa pranzo, con immancabile scambio di saluti con gli altri motociclisti fermi assieme a noi e poi via, si riparte, con l’odore della campagna, il rumore dei motori e del vento e l’aroma pungente della resina di pino che ti resta nel naso fino in liguria.
Siamo arrivati a Milano appena in tempo per dare uno strappo a mia moglie che usciva proprio allora dall’ufficio e poi via a casa. Il quadretto doveva essere piuttosto buffo, con noi due sporchi, stanchi e sudati, dopo 900km sotto il sole, e mia moglie con il completo buono e i tacchi alti.
Partenza all’alba di un giorno d’agosto, per godersi un po’ di fresco e non soffrire troppo i primi chilometri di percorso cittadino.
Due moto (la mia Springer e una Electra), 900km davanti, bel tempo e l’obiettivo di essere a Milano per ora di cena.
Dopo pochi km, in Francia, veniamo investiti da un vento fortissimo, tipico in quella zona. Velocità massima possibile 80km, con l’electra che in rettilineo è costretta a inclinarsi neanche fosse su un tornante di montagna per contrastare l’effetto-vela delle carenature.
Passato il ventaccio riprendiamo un passo decente e ci beviamo d’un fiato gran parte della costa francese. Pausa pranzo, con immancabile scambio di saluti con gli altri motociclisti fermi assieme a noi e poi via, si riparte, con l’odore della campagna, il rumore dei motori e del vento e l’aroma pungente della resina di pino che ti resta nel naso fino in liguria.
Siamo arrivati a Milano appena in tempo per dare uno strappo a mia moglie che usciva proprio allora dall’ufficio e poi via a casa. Il quadretto doveva essere piuttosto buffo, con noi due sporchi, stanchi e sudati, dopo 900km sotto il sole, e mia moglie con il completo buono e i tacchi alti.
Abbiamo anche dovuto scambiare le moto, perchè l'Electra a pieno carico e con mia moglie come passeggero era troppo pesante e io sono decisamente più robusto.
Doccia, cena e nanna. Il mattino seguente la mia Springer doveva portarmi a Firenze per lavoro, mentre l’Electra proseguiva verso sud, per tornare in Umbria.
Quello stesso viaggio l’ho rifatto un sacco di volte, ma non è mai stato così bello.
Doccia, cena e nanna. Il mattino seguente la mia Springer doveva portarmi a Firenze per lavoro, mentre l’Electra proseguiva verso sud, per tornare in Umbria.
Quello stesso viaggio l’ho rifatto un sacco di volte, ma non è mai stato così bello.
Dai papà, non la vendere la tua Electra, che a settembre andiamo a fare un giro.
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