lunedì 8 maggio 2017

sono vivo?

- il vestito per la serata di gala ce l'ho... il costume da bagno ce l'ho... la tenuta casual ce l'ho... quella business casual ce l'ho...
chiusa la valigia, anche quest'anno elena è partita per la convenscion annuale della sua azienda, comodamente organizzata a cavallo del fine settimana.
baci, abbracci, taxi ed ecco che mi ritrovo da solo a gestire tre mostri che, per quanto cresciuti, sono ancora estremamente il-contrario-di-autosufficienti.
per fortuna che san suocero mi assiste.
venerdi, tanto per non farmi mancare nulla, ho una leggera influenza, ma ne ho viste di peggio e ce la posso fare.
alle cinquemmezza accompagno comunque il caponano agli allenamenti, mentre san suocero porta una delle nanette alla partita e l'altra all'allenamento di pallavolo.
alle 20 e spizzichi le nanette si riuniscono e alle 21 io e il caponano le raggiungiamo appena in tempo per vedere l'ultimo set mangiando un cospicuo numero di panini. faccio fatica perché ho i punti su mezzo palato per via di un simpatico incontro col mio dentista e vedo le stelle a ogni morso, ma ne ho viste di peggio e ce la posso fare.
alle 23 siamo tutti a nanna, dopo opportuno scambio di coccole via uozap con la mamma lontana e de visu col padre vicino.
sabato mattina battiamo il record nazionale di "pulizie fatte alla cacchio" (1h 34m e 15s), poi compiti mentre io faccio il bucato, stendo e piego la biancheria e per pranzo decidiamo di regalarci un giro allo street food festival. sono un po' tirato ma ne ho viste di peggio e ce la posso fare.
scopriamo che lo street food festival consiste in tre-bancarelle-tre e le facce dei nani crollano come il muro di berlino sotto le ruspe nell'ottantanove. a votazione quasi unanime (io gli arrosticini comunque me li sarei mangiati volentieri) decidiamo per un cinese dietro l'angolo. inizia a piovere a dirotto e "dietro l'angolo" diventa molto molto lontano. sono umidiccio ma ne ho viste di peggio e ce la posso fare.
durante il pranzo chiacchiero coi nani, maledico il dentista, gioco al gioco dei quiz e faccio la spesa online perché "papi ho finito di leggere anche il terzo volume della serie e mi devi assolutamente comprare il quarto altrimenti stasera non so che cosa leggere" e già che ci sono ci metto dentro anche qualche genere di prima necessità.
torniamo a casa. ri-compiti. arriva la prima parte della spesa (compreso il quarto volume della serie) e io sono l'eroe del momento. alle sei c'è il calcio d'inizio del derby tra zebre e benetton. io e il nano siamo ancorati al divano. riesco persino a vedere tutto il primo tempo, poi devo iniziare a preparare la cena, che viene consumata davanti alla tv e a un film comico-semi-demenziale che però ci fà ammazzare di risate e andiamo a letto contenti.
sono un po' esausto ma ne ho viste di peggio e ce la posso fare.
arriva la domenica mattina. mi sveglio con un solo pensiero "stasera torna elena. yes!".
alle 850 consegno una nanetta a due genitori non meglio identificati (ma no papà non sono i genitori di alessia, sono quelli di ilaria!) che presumibilmente la porteranno alla partita. io e il caponano andiamo all'altra partita dell'altra nanetta dall'altra parte della lombardia.
finito di giocare saltiamo in macchina, ri-attraversiamo tutta la lombardia e raggiungiamo la prima nanetta. scopro che i genitori di alessia o di ilaria l'hanno effettivamente portata a destinazione. la partita è già finita e aspettiamo che esca. salutiamo e ci rechiamo in buon ordine nel fast food più vicino per ingozzarci come maiali.
sono un po' affamato ma ne ho viste di peggio e ce la posso fare.
il pomeriggio scorre via liscio come l'olio tra altri compiti dei nani, qualche altra faccenda mia e la terza (ed ultima) partita della giornata di caterina.
alle quattremmezza elena ricompare bella come un angelo e sorridente come la gioconda e si porta via tutta la stanchezza e lo stress accumulati in due giorni e mezzo da infarto passati a correre dietro a tre diavoli scatenati e a fare da papà+mamma+cuoco+autista+cameriere.
e ancora una volta capisco che nella vita potrò anche aver sbagliato tutto, tranne una cosa. una cosa l'ho proprio azzeccata, amore mio.
bentornata.

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