venerdì 13 febbraio 2015

tale e quale

siamo in corea. dicembre 2014. la vicepresidente di korean air sale a bordo, in prima classe. chiede delle noccioline, che le vengono servite in un sacchetto invece che in un piattino. la donna va su tutte le furie e facendo valere il proprio grado costringe il pilota a tornare al gate (qui trovate tutta la storia).
in italia ce la saremmo cavata con un paio di titoli di giornale, qualche post su facebook di qualcuno che urla contro la casta e vuole mandare tutti a casa, e poi avanti come prima.
in corea no. le scuse della manager non bastano. viene licenziata, processata e, nel giro di tre mesi scarsi, condannata a un anno di reclusione. la motivazione della condanna? semplice: violazione delle norme di sicurezza. anche se nessuna vita è stata perduta o anche solamente messa in pericolo, il capriccio della manager avrebbe potuto causare problemi e danni, avendo lei costretto il comandante ad una manovra inaspettata.

adesso ci spostiamo in italia dove, nel gennaio 2012, un capitano della costa crociere, forse un po' alticcio e sicuramente molto guascone compie una manovra sbagliata e fa affondare una nave, abbandona la stessa (e gli occupanti) al proprio destino invece di coordinare i soccorsi e per finire cerca di minimizzare l'incidente con la guardia costiera, ritardando quindi l'arrivo dei soccorsi. il disastro costa la vita a 32 persone, danni incalcolabili all'ecosistema e una perdita economica pazzesca per la compagnia per cui il comandante lavorava.
dopo appena 3 anni (un tempo record per la giustizia elefantiaca del nostro paese) durante i quali il comandante si è dato alla bella vita, è stato ospite di salotti, trasmissioni tv ed ha persino tenuto una lezione (a nostre spese, manco a dirlo) all'università, finalmente abbiamo una sentenza.
il risultato però è leggermente dissimile da quello coreano. il nostro capitano coraggioso, viene condannato a 16 anni. circa 4 mesi per ognuna delle persone morte. attualmente è a piede libero perché ha deciso di fare appello. passeranno anni prima che la sentenza diventi definitiva ed è molto probabile che il caro navigante non faccia neppure un giorno di galera.
qualcuno di voi riesce a trovare le differenze?
poi non ci meravigliamo se la stampa estera ci dipinge così

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