lunedì 10 febbraio 2014

riassunto delle puntate precedenti

- papà?
- mmmhh?
- puoi venire un momento?
- mmmmsssi.... sto lavorando, è urgente?
- mah. forse si.... sta crollando tutto...
alzo le mani dalla tastiera, distolgo lo sguardo dal monitor.
silenzio. di quei silenzi che puoi sentire una mosca ronzare a 2km di distanza.
- scusa nano, "tutto" cosa???!!!???
mi alzo e, senza aspettare la risposta, vado in camera del caponano dove capisco che:
1. "tutto" significa proprio "tutto". la parete attrezzata sta cedendo sotto il peso dei libri (che col tempo hanno preso il posto dei più leggeri peluche, con le conseguenze immaginabili)
2. sarà da ridere.
detto fatto: mi rimbocco (letteramente) le maniche e dirotto il caponano verso la cucina per fargli finire i compiti, mentre io inizio a smontare la scrivania.
a lavoro finito il muro sembra una fetta di groviera. 27-buchi-27 campeggiano sulla parete giallo limone.
salto in macchina e torno dotato di stucco. mi armo di spatola e inizio a tappare.
meglio.
adesso siamo pronti per il piano di emergenza. la routine del fine settimana prevede:
-ven sera, acquisto nuova scrivania + cena a base di polpettine svedesi
-sab mattina, estetista + compiti + spesa
-sab pomeriggio, partita caponano + inizio montaggio scrivania
-dom mattina, corso di cucina nanetta + pranzo
-dom pomeriggio, francia-italia + fine montaggio scrivania + compiti + pulizie settimanali casa
siamo pronti!
all'ikea andiamo dritti all'obiettivo e dopo pochi minuti abbiamo scelto la scrivania dei nostri sogni. ingurgitiamo una quantità indefinibile di schifezze al salmone con contorno di marmellata di mirtilli, beviamo qualche litro di un intruglio ai ribes e siamo pronti per ritirare questa:

dritti a casa. scarichiamo gli scatoloni in sala e ci infiliamo sotto le coperte.
sabato si riparte subito a tutta. la mattina passa in un lampo tra compiti, spesa, inizio del montaggio del mobile ed estetista mentre il pomeriggio il caponano gioca una partita monumentale. la sua squadra porta a casa una vittoria splendida contro un avversario tostissimo (e che all'andata ci aveva rifilato 40 punti di distacco). doccia, terzo tempo, birra. mia figlia piomba in club house e mi informa che elena si è addormentata in macchina nel parcheggio. miracolosamente arriviamo in fondo alla giornata.
domenica mattina. parola d'ordine: cupcakes.
la nanetta riscuote il suo regalo di compleanno e va alla california bakery per un corso di decorazione cupcakes. la depositiamo (con amica del cuore al seguito) e approfittiamo della bella giornata per fare quattro passi in centro. il caponano ha sfondato l'ennesimo paio di scarpe, quindi facciamo tappa da footlocker dove scopriamo che:
a. il caponano è passato dal 46 al 47
b. ci sono pochissimi 47 in offerta speciale
c. ci sono pochissimi 47 in generale
d. se porti il loden e la giacca della festa puoi ugualmente essere tamarro almeno quanto il commesso tatuato.
calzati di tutto punto torniamo a prendere la nanetta (con amica del cuore al seguito), che non sta più nella pelle e continua a passarci sottobanco tocchi di pasta di zucchero in attesa di impacchettare tutti i suoi cupcakes e i suoi muffin.
a pranzo ci concediamo un peccaminosissimo kebab, che se lo sapesse il nutrizionista gli verrebbe un infarto, e poi via più veloci della luce verso casa dove, in stile clark kent, mi tolgo il loden e indosso i vestiti da zarro per finire il montaggio della scrivania.
in sottofondo l'italia becca 30 pappine dalla francia. il caponano è depresso ma si ripiglia subito quando vede la scrivania montata. io ed elena siamo a pezzettini, ma non è ancora finita.
mancano le pulizie, la cena e la messa a nanna.
ci scateniamo in stile 5 cicloni e in meno di un'ora abbiamo pulito (oddio... pulito...) tutta la casa.
a cena decidiamo di mangiare qualsiasi schifezza pronta ci salti all'occhio aprendo il frigo, tanto il centro anti-veleni è vicino.
alle otto e mezza elena è stesa sul divano con la schiena a pezzi, il termometro sotto l'ascella, due pile e la coperta.
alle nove spedisco tutti a nanna e alle nove e trequarti scatta il coprifuoco. nessuno obietta. elena russa da tempo sul divano.
alle 4 e 26 del mattino, mentre la casa dorme, sto sveglio a chiedermi se ci sia un modo migliore di pianificare i fine settimana.
ma per ora va bene così.

2 commenti:

federica ha detto...

sembra un po' la scrivania di Dylan Dog!

filippo ha detto...

il nano ha gusti classici...
:)