martedì 25 febbraio 2014

chi semina vento...

la parola "harun", nell'antica lingua di questo popolo, significa "popolo libero". Infatti, una delle virtù della popolazione harunya è proprio il fatto di essere un popolo libero, non soggetto a dittatura o ad altre forme di governo assoluto.
Questo popolo, fin dall'età che corrisponde al nostro Alto Medioevo, vive tra pianure e montagne, in città costruite seguendo tutte le regole della quite pubblica e dell'ingegneria.
Le  case degli harunya (che loro chiamano helytla) non sono particolarmente grandi, sono principalmente costruite in legno di bakan, un tipo di legno facile da lavorare ma, allo stesso tempo, molto resistente. Il tetto si costruisce con tegole di farwar molto sottili....

la storia continua per altre 50 o 60 pagine. ci sono anche delle mappe a corredo (v. sotto) e da qualche tempo persino un blog non accessibile al pubblico, dove vengono regolarmente pubblicati saggi, racconti e descrizioni di altri popoli, territori, leggende....
esistono lingue (come il gandla o il dalmerhaun) che hanno una propria grammatica, una letteratura, poemi epici...
ci sono pagine e pagine di dinastie e alberi genealogici, intrecciati tra loro in modo intricatissimo...
un universo.
direi che possiamo trarre una importante conclusione:

consigliare al caponano di leggere il signore degli anelli è stata decisamente una pessima idea

oh, mi raccomando! che non si sappia in giro che ho pubblicato 'sta roba, altrimenti rischio di trovarmi una tegola di farwar tra capo e collo....




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