martedì 7 gennaio 2014

game over

è stato intenso, energizzante, iper-calorico, rilassante, narcotico, coccoloso, divertente, coinvolgente, totalizzante, avvolgente, commovente, parentoso, misterioso, consumistico, ansiogeno, insonne, defaticante, godurioso, unico, tradizionale, irripetibile, immanente, abbraccioso, caldo, frizzante, intimo e persino svaccato.
ma è finito.
con l'epifania si è chiuso uno dei periodi più belli dell'anno.
natale-capodanno-epifania.
un periodo carico di aspettatitve, di speranze per il futuro, di attesa spasmodica, di dolci fatti in casa, di "io-so-una-cosa-ma-non-te-la-posso-dire", di sorprese e segreti e aneddoti familiari bellissimi raccontanti per l'ennesima volta ridendo attorno al tavolo.
e di magia.
un periodo in cui tutti torniamo un po' bambini, persino i miei figli.
in cui anche se ormai siamo saggi e maturi e smaliziati un po' ci viene la voglia di andare a sbirciare in salotto per vedere se per caso... dal camino...
in cui ridiamo e piangiamo davanti agli stessi film che ci hanno fatto ridere e piangere l'anno scorso, e quello prima, e quello prima ancora...
in cui al posto degli ultimi successi discografici canticchiamo vecchie canzoni assurde e bellissime sentendoci un po' bing crosby o frank sinatra.
un periodo da cui è davvero difficile staccarsi per tornare alla normalità.
e allora ieri dopo i dolcetti della befana ci siamo messi il costume da bagno e siamo andati al parco acquatico a lanciarci giù dagli scivoli.
una specie di frutto fuori stagione per non pensare che stava per finire tutto, per far durare la festa altri cinque minuti e anche per salutare questo duemilaquattordici come si deve.
dai che andiamo a vedere come è fatto!
buone cose bella gente. si comincia.

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