venerdì 6 settembre 2013

eh beh..

cose belle.
notizie che fanno piacere.
qualche giorno fa, leggiucchiando notizie sui siti di genti che amano le due ruote, ho scoperto una vera gemma.
mamma arlei è in procinto di annunciare la nuova collezione 2014 in cui, è ormai certo, faranno la comparsa l'abs su tutti i modelli, i primi motori raffreddati a liquido per le ormai carenatissime (e quindi impossibili da raffreddare ad aria) touring e un roba chiamata "infotainment". un aggeggio montato (sempre sulle touring) allo scopo di intrattenere e informare durante il viaggio. un comodo e pratico touch screen a colori che avrà funzioni di navigatore, lettore file multimediali, musica, e chi più ne ha....
non so se sia peggio la storia dei motori raffreddati a liquido o quella dell'info-coso.
certo è che mamma arlei avrà fatto le proprie brave indagini di mercato ed avrà scoperto che gli arleisti del nuovo millennio hanno assoluto bisogno di ammennicoli che fanno "ping" ogni tot kilometri, di motori 6 marce iniezione duemilaciccì con il rapporto di compressione di uno scania che per tenere il motore in temperatura serve l'azoto liquido, di blutut integrato a bordo per chiedere ogni centometri al passeggero "ci fermiamo per sgranchirci e per una siga?" (nota, l'arlista del terzo millennio di norma fuma solo cubani da 40 euri l'uno che gli vengono preparati e accesi dal filippino, ma ha sentito che gli amici di suo figlio dicono "siga" e gli sembra che faccia tanto fashion...).
sono sicuro che sarà un successo.
dico davvero.
come del resto è stato un successo il motore a iniezione, quello a 6 marce, il millesseiciccì....
e come sicuramente sarà un successo l'arlei monocilindrica da cinquecentociccì.
letto oggi.
inizialmente pensata per il mercato indiano, verrà poi lanciata anche in usa ed europa.
a vederla sembra una cagiva 125 anni '80.
alta da terra quasi come uno scrambler, coda molto carenata, look molto plasticoso, prezzo molto contenuto.
sicuro che ne venderanno a bancali.
del resto oggi ormai le aziende non lasciano nulla al caso. vengono fatti studi, indagini, simulazioni, proprio per essere certi che ogni nuovo prodotto sia un successo, che il consumatore non possa farne a meno.
io dal canto mio mi tengo stretta la mia springer (fuori produzione) a carburatore, cinque marce, senza abs, (quasi) senza strumentazione, senza carenatura, senza luci a led, infotainment ed elettronica e che per farla partire vuole ancora il "cicchetto" e si sente a disagio se le tiro via la morchia che avvolge la primaria come una copertina di linus.
una moto di quelle che per avere le "info" devi accostare, tirare fuori la cartina, sacramentare i tuoi bravi cinque minuti e poi chiedere a un passante, che magari gli devi anche offrire il caffè. e se vuoi l'intrattenimento... beh... ti guardi attorno.
non è che voglio fare il duro e puro. ci mancherebbe.
è solo che a me piace così.
è solo che per me le arlei sono quelle.
è solo che non capisco come mai, dopo che i giapponesi hanno inseguito per decenni il mito arlei provando (senza riuscirci) ad imitarlo, adesso le parti si siano invertite e vedano l'arlei in una fase di giappo-bmw-izzazzione forzata.
se avessi voluto una moto del genere mi sarei comprato una goldwing. o una touring made in germany.
la pagavo la metà e avevo la soddisfazione, alla bisogna, di poterla riciclare nel cassonetto della plastica.
o no?

4 commenti:

Tobacco ha detto...

Concordo pienamente.
Non siamo puristi del ferro(beh non sempre forse ci riusciamo), semplicemente credo che ricerchiamo la semplicità.
il mio sportster 1200 sport 4 candele è fuori produzione dal 2003, non ha il tachimetro/contakilometri, non ha led non ha nulla di nuovo o di sofisticato ma è così che lo voglio, semplice, che vada sempre e che la manutenzione sia minima.
Non sarà comodissima, non sarà agilissima, velocissima ma mi da senzazioni che altre moto non mi hanno dato.
Siamo già circondati dall'elettronica che condiziona le nostre vite e pare che debba aiutarci a vivere meglio ma a volte si ottiene il contrario, almeno così percepisco io.
Andare in giro con navigatore, ipod o altri ammennicoli tecnologici mi frena, andrà a finire che salti in sella alla moto e parli solo con lei, invece basta voltarsi e c'è il mondo, una storia da raccontare anche nel semplice e desueto gesto di chiedere informazioni alle persone che si incontrano.
Come dicevo cerco di non essere un totale purista, ho anch'io l'android in tasca, la macchina fotografica digitale che fa anche le pizze e i cornetti alla mattina (???) ma a volte ho solo il bisogno di avere la normalità a portata di mano e questa cosa la posso ritrovare nella mia unica passione che è quella della motocicletta e io voglio viverla così.
Quando tutti saranno ipertecnologici pure su due ruote io andrò a cercarmi la moto più vecchia, una moto che faccia la moto (magari riuscirò a prendermi un bel panhead).

Tobacco ha detto...

L'Harley monocilindrica... si parla dei tempi di aermacchi/harley Davidson... vogliono prendere mercato, asiatico soprattutto, e ci riusciranno... un po' di plastica in più ed il gioco è fatto.
Tutto questo, come dicevi tu in un altro commento, andrà a favore dei nostri mezzi, più ricercati.

filippo ha detto...

ci mancherebbe, nemmeno io sono un talebano. poi, lavorando nel campo dell'IT, non mi posso proprio permettere di odiare la tecnologia. dico solo che c'è un tempo e un luogo per ogni cosa e che quando vado in moto mi piace andare in moto e basta.
poi quei cosi già mi sembrano pericolosi in macchina (dove ti puoi permettere qualche distrazione in più)... voglio vedere quanta gente andrà giù lunga stesa perché troppo occupata a cambiare la playlist o ad aggiornare in tempo reale il profilo di feisbuc

Tobacco ha detto...

Che tristezza...