lunedì 1 luglio 2013

zac!

andati.
spariti.
volatilizzati.
come da programma tra venerdi e domenica i nani se ne sono andati, con una sorta di effetto-dissolvenza, cavalcando metaforicamente verso l'orizzonte.
io ed elena stiamo già chiaramente scivolando nell'abituale stato di depressione post-parto (con cui si intende non già la depressione che segue alla nascita del figlio, ma quella che ti piomba addosso quando il suddetto annuncia gaio "io parto!"). le avvisaglie ci sono tutte.
silenzio.
sguardi vuoti.
riflessi rallentati.
inappetenza.
pianificazione maniacale di ogni istante di tempo libero per il periodo in cui i nani rientreranno...
anche in questi frangenti, comunque, risultano evidenti le differenze caratteriali ed attitudinali tra i nani. nella giornata di venerdi abbiamo ricevuto aggiornamenti in tempo reale via sms dalle nanette sul loro viaggio verso la spagna. una media di 5 sms/km con una telefonata (a testa) al momento dell'arrivo, una di aggiornamento al sabato e una la domenica per salutare il fratellone in partenza. ieri sera abbiamo provveduto a ricaricare le sim che (di questo passo) saranno nuovamente azzerate entro le 12 di oggi.
domenica, appunto, il caponano ha preso il volo verso l'irlanda.
"mi raccomando, mandaci un messaggio quando arrivi e magari uno ogni due giorni giusto per dire che va tutto bene"
"sissì"
atterraggio previsto per le diciassette ora locale.
alle diciannove chiamiamo un altro papà che ci conferma che sono arrivati e stanno bene.
alle venti e quarantacinque chiamiamo la famiglia ospitante che ci comunica che il caponano sta finendo di mangiare chiedendo se possiamo richiamare dopo dieci minuti...
all'ora stabilita il nostro viene finalmente all'apparecchio
"ciao amore"
"ciao papà"
"tutto bene il viaggio? siete arrivati sani e salvi, vedo. la famiglia è simpatica? la casa è carina? è tutto a posto?"
"si" (trattasi di un "si" a largo spettro, valido per tutte le domande di cui sopra)
silenzio...
"ma non eravamo d'accordo che ci avresti messaggiato? io e la mamma avremmo avuto piacere di sapere che stavi bene, che non c'erano stati problemi..."
"si"
silenzio...
"...e quindi???"
"eh niente... è che non so come si accende il cellulare"

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