martedì 26 marzo 2013

under pressure

a cose fatte se ne può parlare.
tutto comincia in una fredda mattina di febbraio. il 7, per essere precisi. e noi siamo precisi. quindi il 7.
visita medica per il rinnovo dell'abilitazione allo sport agonistico.
è una settimana che dormo a singhiozzo e non più di cinque ore per notte, sto in piedi grazie alla caffeina che assumo copiosamente in forma liquida e in pillole.
ecg ok (sia sotto sforzo che a riposo), spirometria ok, visita generica ok, pressione ko.
dico "sono stressato, è solo una giornataccia"
dice "si ma io con questi dati non le posso rilasciare il certificato. mi servono accertamenti"
e mentre parla mi scrive la richiesta per un monitoraggio sulle 24ore.
dico "ma in caso di ipertensione lo sport fa bene"
dice "infatti le raccomando di continuare a fare sport"
sono quasi tentato di far notare l'ovvia incongruenza, sottolineando le mie parole con un gesto dimostrativo come quello di sbattere la testa della dottora sul tavolo fino alla formazione di un ematoma di dimensioni soddisfacenti, ma decido di soprassedere.
porto a casa la richiesta.
sono ancora più stressato.
prendo appuntamento con la mia dottora - il famigerato "medico di base"
le porto la richiesta e tento di spiegarle l'accaduto senza che mi lasci finire una sola frase. stress a livelli di fusione termonucleare.
mi misura la pressione e la trova alta.
dice "lei è ASSOLUTAMENTE da trattare"
dico "guardi che è solo stress"
nicchia. vorrebbe che mi impasticcassi da subito. resisto.
per ripicca mi prescrive una valanga di esami cosmici, in aggiunta alla tanto agognata misurazione h24.
parto con gli esami. mi do una calmata. elimino i caffè. inizio a seguire un regime alimentare decoroso.
faccio gli esami. prenoto il monitoraggio. faccio il monitoraggio. serve una settimana per gli esami.
nel frattempo mi imbottisco di aglio, studio tutto quello che c'è in rete in materia di ipertensione. analizzo ogni ritrovo o cura alternativa alle pillole che, sappiatelo, fanno più male che bene e potrebbero essere evitate per il 75% dei  casi (ma siccome sono un affare da 10 miliardi di dollari l'anno.... che ve lo dico a fare).
tra lungaggini burocratiche, tempi tecnici e altre cavolate passa un mese.
poi un mese e mezzo.
siamo arrivati a fine marzo.
finalmente ho tutti i risultati. la pressione è perfetta e gli esami del sangue sono a posto.
la dottora dello studio specialistico mi rilascia subito il certificato.
la mia dottora di base studia a lungo le carte, inarca il sopracciglio, e dopo lungo cosare di cervello sentenzia: "ma guardi che nel suo caso è solo un po' di stress"
8 anni di medicina e 6 di specialità, ma sono stati spesi bene, vero dott?

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