mercoledì 1 febbraio 2012

problem solving

si dice che non esistano problemi, solo opportunità. in effetti se riesci a ragionare in questi termini sei davvero un passo avanti agli altri. hai svoltato.
non è facile ma se ti impegni parecchio, leggi un sacco di libri di self-improvement e fai uso abbondante di sostanze psicotrope, ce la puoi fare.
io ieri ero a roma per lavoro, salgo in treno e ricevo una telefonata che sul momento non capisco. un mio compagno di squadra mi chiama per chiedermi se stasera l'allenamento sia confermato. rispondo che essendo fuori milano io non ci sarò, ma non vedo per quale motivo non ci si debba allenare.
mi fa:
- ma sai vista la situazione.... mi chiedevo... comunque dai, sento gli altri.
lo saluto e resto col dubbio. ma quale situazione? poi inizio a sentire i miei compagni di viaggio che chiamano amici e parenti:
- ma quanto nevica?
- non ha ancora smesso?
- il traffico è regolare? i mezzi vanno?
e capisco che stavolta le previsioni ci hanno preso in pieno. a milano nevica che dio la manda.
tutto bellissimo, solo che io sono in bici e devo tornare a casa su due ruote (sottili) sotto una nevicata. non mi pare una grande idea.
ma siccome non esistono problemi, solo opportunità, capisco che questa nevicata mi dà l'opportunità di risparmiarmi la pedalata fino a casa e risparmiare un po' di energie dopo una giornata decisamente lunga.
quindi mi collego col campo base e iniziamo a prendere in considerazione tutte le possibilità.
si potrebbe caricare la bici in taxi. pro: arrivo tranquillo e asciutto. contro: difficile trovare un taxi grande e poi è costoso.
potrei pedalare comunque fino a casa. pro: meno costoso del taxi. contro: se metti in conto le spese mediche, il costo lievita.
i miei potrebbero venirmi a prendere col furgone. pro: qui l'elenco si fa troppo lungo. contro: i nanetti sono già pigiamati e al calduccio e dovrebbero fare troppo tardi.
insomma con un sano approccio di problem solving, vagliamo tutte le opzioni e le scartiamo una ad una, fino a restare con la sola strada percorribile.
prendo la bici, la carico in metropolitana, poi sul treno delle ferrovie nord, e arrivo fino a casa.
controlliamo il sito della metro: trasporto bici ammesso dopo le 20
controlliamo il sito delle nord: trasporto bici ammesso su treni attrezzati. il mio treno risulta attrezzato.
fantastico.
il campo base mi informa su quale treno io debba prendere, da dove, verso dove e a che ora. sono pronto. arrivo in centrale. le porte dell'eurostar sono bloccate per il freddo. dopo venti minuti riusciamo a scendere. mi avvio di buon passo verso la bici. nevica. esco sul piazzale.
e resto lì, di sasso, sotto la neve, con in mano le chiavi dei due (2) lucchetti-con-catenaccio che ho usato per assicurare la bici all'apposito parcheggiabici.
niente bici.
non c'è.
sparita.
rubata.
faccio due volte il giro del parcheggio e noto bici più belle, costose e peggio lucchettate della mia che se ne stanno tranquille ad aspettare il ritorno del proprietario.
prendo i mezzi, senza dovermi preoccupare di bici al seguito o vagoni attrezzati.
problem solving. anzi. problem solved.

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