che dire, fa piacere scoprire di avere uno scopo nella vita...
ieri sera, allenamento. il coach ci fa un bel discorsetto "ragazzi, (grazie per il "ragazzi" coach, n.d.r.) non è che io ce l'abbia con voi, ma ho notato che negli ultimi due allenamenti non ci avete messo troppo impegno, quindi stasera vi faccio faticare"
e con una premessa così...
ma come sempre, anche nel più grigio momento di cupa disperazione, si può trovare un barlume di speranza, un aspetto positivo a cui aggrapparsi.
e ieri sera, tra scatti, flessioni, gente da trainare in giro per il campo, gente da sollevare col collo e altre amenità varie, io ho finalmente capito quale sia il mio scopo su questa terra (e scusate se è poco): fare il cattivo esempio.
o, se preferite, il termine di paragone negativo.
ha cominciato proprio il coach: "cazzo, impegnati con quei piegamenti! ci riesce persino filippo possibile che non ci riesci tu?"
ha proseguito sempre il coach "corri per la miseria che su sei scatti che hai fatto non sei riuscito a staccare nemmeno filippo!"
hanno concluso i compagni di squadra negli spoglatoi "dai ragazzi, andavate proprio a rallentatore, al confronto filippo sembrava l'uomo bionico!"
no, io vi ringrazio perché è bello sapere di avere un ruolo nel grande schema delle cose... però anche basta, no?
2 commenti:
Anche basta è perfetto! A volte anche io uso termini di paragone in negativo con i mei alunni ma con ironia e strizzando l'occhio al termine di paragone :-)
:-)
per il bene delle generazioni future mi dichiaro disposto ad essere usato come esempio da non seguire anche per scolaresche ed enti con finalità educative
:-)
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