martedì 23 agosto 2011

piedoni

con solo un mese e mezzo di ritardo, oggi siamo andati a comprare il regalo di compleanno del caponano. a suo tempo aveva richiesto delle scarpe da rugby super-belle e noi abbiamo (saggiamente, col senno di poi) suggerito di aspettare fine agosto in modo da scongiurare una più che prevedibile crescita estiva del piedone nanesco.
e oggi, dopo la riapertura dei principali spacci rugbystici milanesi, siamo partiti all'attacco. primo negozio. entriamo. saluti di rito. convenevoli tipo "in che squadra giochi? in quale categoria?" e veniamo alla richiesta. le scarpe. "che numero porti?" chiede il negoziante "quarantuno" risponde il caponano. il negoziante fa una faccia tipo "alla faccia" e cerca tra gli scaffali.
tira fuori il solo 41 rimasto, sono in arrivo gli assortimenti autunnali. il caponano calza la scarpa che fa l'effetto scarpetta-di-cenerentola-indossata-dalle-sorellastre con il piede che quasi straborda.
"ehm... forse serve un 42..."
i 42 sono finiti. salutiamo e usciamo con direzione secondo negozio.
qui l'assortimento è maggiore e possiamo scegliere tra diverse marche e parecchi modelli. partiamo subito con un 42 ma dopo varie prove, diverse sortite in magazzino e numerosi ripensamenti ci rendiamo conto che il nanetto ormai calza il 44.
e co' salute!
portiamo a casa un magnifico paio di adidas fiammanti per il caponano e un paio di kooga da mischia per il vecchio genitore, che almeno forse salva le unghie degli alluci da prematura caduta da calpestamento.
festeggiare con tè freddo e coca light al primo bar è d'obbligo.
sabato 3 abbiamo la prova del fuoco col primo allenamento, ma già questo sabato il programma prevede di assistere a due-partite-due in diretta tv con addosso maglia della squadra e ai piedi le scarpe nuove.
non potete capire. sono cose di mischia.

2 commenti:

Rossana ha detto...

Ma i complimenti alla mamma non li menzioniamo? Santa donna...

filippo ha detto...

alla mamma va il Premio Sopportazione, guadagnato sul campo quando ho detto al nano nuovocalzato "dai proviamo le scarpe" e ci siamo scornati per due minuti buoni in una mischia improvvisata nel negozio col commesso che inveiva e ingiungeva di non rovinare il pavimento coi tacchetti.
Santa donna...
:)