lunedì 23 maggio 2011

iperglicemia

a una certa età, si richiede moderazione. come ho potuto scoprire, alla mia età due donne per notte iniziano ad essere troppe. il risultato è che poi la mattina sei completamente rinco, ti devi abbottare di zuccheri per tentare di stare sveglio e ti ritrovi una curva glicemica che sembra la parete nord del K2 vista dal basso.
tutto è cominciato quando ho approcciato la prima delle due protagoniste femminili di questa storia.
mora, sui 38 anni, alta, slanciata, lunghe gambe affusolate.
io la guardo con l'occhio languido, lei ricambia.
io le sfioro il ginocchio, lei sorride.
io le metto una mano sulla spalla, lei non si scosta.
io le sfioro il braccio con le labbra, le mi gela "ho mal di testa".
dico, bene amore mio... sono contento... adesso aspetta che rimetto gli ormoni nel fodero e poi mi metto a dormire...
tempo quelle quattro o cinque orette per richiamarli tutti (da aaron a zwingly, sono mica pochi...) ed ecco che verso le quattro-quattremmezza sono pronto per le braccia di morfeo... sento la palpebra pesante...quando... ZAC un luce si accende e sento in rapida successione due suoni.
il primo è "papiiii"
il secondo l'eco distante di uno stomaco che rovescia sul parquet i propri contenuti.
ed ecco che la seconda donna della notte fa la sua comparsa. la nanetta piccola.
che mi accompagna fino alle sette tra corse in bagno e "papi-mi-riporti-a-letto-in-braccio".
alle sette si addormenta... mentre le sorreggo la fronte... con la faccia sul wc...
la porto sul divano.
riesco in qualche modo a farmi una doccia e la barba e mi fiondo in ufficio.
la testa ciondola e per tenerla su nell'arco della mattinata ingurgito due caffè con due bustine di zucchero cadauno, un pacchetto di caramelle e una piadina che sono sempre carboidrati, ossia zuccheri composti.
adesso sono sveglio.
ma ho la glicemia a 450.
c'è niente da fare, per certe cose serve il fisico... alla mia età due donne per notte iniziano a essere troppe...

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