giovedì 17 marzo 2011

centocinquanta

e la gallina canta, direte voi.
beh, si, può essere. ma il punto è un altro.
oggi si festeggiano i centocinquanta dell'unità. se la cosa vi è sfuggita siete messi male.
se ci sia qualcosa da festeggiare, è parte del dibattito politico e lascio volentieri la parola a brunovespa e giulianoferrara.
che ci sia (molto) da ricordare, è un dato di fatto.
e allora il comune di cusano milanino che ti fa? organizza una serata di rievocazione.
noi che non ne sapevamo nulla siamo stati informati dell'evento mentre andavamo a cena fuori coi nani. stavamo cercando di decidere se infilarci o meno nel ristorante sotto casa quando veniamo quasi travolti da una mezza dozzina di costumanti vestiti in abiti ottocenteschi che corrono gridando "ci vediamo in piazza alle novemmezza per fargliela vedere agli austriaci". io ed elena ci guardiamo un po' incuriositi. dopo pochi minuti eccoti arrivare un plotone di austriaci (per inciso, complimenti a chi ha realizzato i costumi! notevoli) con tanto di moschetto in spalla che inseguono gli italiani.
brividino.
dopo cena, uscendo dal ristorante, ci uniamo alla folla, non sapendo bene dove stiamo andando, e ci ritroviamo sotto una pioggia torrenziale a guardare la ricostruzione un po' approssimativa ma efficacissima della rivolta contro gli austriaci (australici secondo la versione delle nane). lungo la via principale si ingaggia una battaglia senza quartiere. barricate, cariche all'arma bianca, corpo a corpo, agguati, colpi di moschetto ad avancarica, feriti trascinati via dai compagni.
i nani si uniscono alla frotta di coetanei festanti che corrono avanti e indietro gridando "viva la libertà" o "viva l'italia" (ci scappa pure qualche "brutti froci!" all'indirizzo degli australici... ah! la modernità) e noi cerchiamo di rispondere alla raffica di domande urlate al volo (ma facevano così? ma perché combattevano? noi per chi tifiamo? perché solo gli italiani tifano libertà?) salvo poi correre via prima di sentire la risposta.
assalto dopo assalto, arriviamo sulla piazza principale dove finalmente gli italiani hanno la meglio e gli austriaci-australici si disperdono.
una manifestazione divertente e curata in molti dettagli. ben organizzata e recitata. e sicuramente efficace. la prova? tornando a casa le nane cantano a squarciagola l'inno di mameli mentre il caponano, da solo, se ne sta a rimuginare sugli eventi storici.
lo spirito patriottico passa anche da qui.
viva l'italia.


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