lunedì 31 maggio 2010

archimede reloaded

quando devo spiegare a qualcuno dove lavoro, mi basta dire: vicino al nuovo grattacielo della regione. è facile. in una città di palazzine a 4 o 5 piani un grattacielo di 854.934 metri si nota abbastanza.
ma i progettisti, a cui trasformare il centro di milano in una copia di dubai non è sembrato sufficiente, hanno pensato di prendere spunto da uno dei grandi dell'antichità (archimede) e realizzare una versione contemporanea dei famosi specchi ustori.
si perché dovete sapere che il grattacielo è interamente vetrato. e che i vetri, come è giusto e normale, sono ad alto potere riflettente, in modo che le radiazioni del sole vengano spedite al mittente e non diano fastidio agli impiegati che lavorano alacremente all'interno.
tutto bene.
...o forse no?
eh già perché il grattacielo in questione ha un'altra drammatica caratteristica... anzi due...
la prima: ha una pianta parabolica 
la seconda: è orientato in modo che il sole si rifletta sulla parete concava dalle 12 alle 14. ossia nel periodo di massima irradiazione.
se tutto questo vi suona familiare, vuol dire che ancora ricordate come archimede abbia bruciacchiato le navi romane durante l'assedio di siracusa.
solo che qui non siamo sulla costa siciliana: siamo in centro a milano. e davanti al palazzo in questione non c'è la flotta nemica, ma un altro palazzo.
l'ultima volta che c'è stata una giornata calda (a settembre e con metà dei vetri montati) al palazzo di fronte si sono fuse le tapparelle di plastica (giuro!).
adesso siamo alle soglie dell'estate e il grattacielo è finito...
mi viene in mente di quando da piccoli bruciavamo le formiche con la lente di ingrandimento: non posso fare a meno di pensare che da qualche parte ci sia una colonia di formiche che assapora il dolce gusto della vendetta!
se lavorate davanti alla sede della regione, per l'amor di dio, non vi scordate le creme solari!!

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