e' di gran lunga il peggior nemico dei centauri. ha speso 200mila euro per comprare il SUV ultimo modello superaccessoriato e trova intollerabile che un pirla qualsiasi su due ruote possa sgattaiolare nel traffico piu' rapidamente di lui. lui che ha il navigatore che cambia percorso a seconda del traffico, del meteo, del giorno della settimana e degli andamenti di borsa. lui che ha l'abs, l'esp, l'asr, e altre 15 sigle che non sa che cazzo significhino.
vittima del teorema lavoro-guadagno-spendo-pretendo, il giustiziere e' determinato a porre fine a questa sperequazione con ogni mezzo, meglio se illecito.
lo riconoscete subito perche' se il traffico e' disposto su due file, lui si mettera' a cavallo delle due per impedirvi di passare in mezzo. ai semafori cerchera' di impedirvi in ogni modo di guadagnare la posizione di testa, che considera sua di diritto (la chiama "pole position" come in formula uno). in casi estremi puo' ricorrere a tecniche condannate dalla convenzione di ginevra quali: apertura di sportello (tanto lui ha le barre anti-intrusione e gli sportelli non li sfonderebbe manco un carro armato); fare retromarcia quando gli siete dietro fingendo di non vedervi (cosa impossibile perche' il suo SUV ha 3 radar e 55 sensori di parcheggio); lieve tamponamento per spingervi in mezzo all'incrocio (sosterra' poi che la frizione elettronica deve essere difettosa).
ogni motociclista incontra un giustiziere sulla propria strada prima o poi.
e' allo studio un articolo del codice che consenta ai motociclisti che siano ingaggiati contro un giustiziere di violare le seguenti norme: rispetto dei semafori; senso vietato; precedenza ai pedoni sulle strisce (che appena superati possono formare un'utile barriera contro cui il giustiziere non osera' infierire, cfr capitolo sui deflettori). ma per il momento siamo ancora in fase di discussione.
per ora, la sola arma a nostra disposizione e' quella psicologica. occorre far leva sull'incazzosita' del giustiziere, facendogli capire che i suoi tentativi sono vani e, se possibile, sfidandolo su terreni in cui non puo' seguirvi. in casi estremi consiglio di sfruttare i marciapiedi, ovviamente su strade di periferia ed in assenza di pedoni. solo i giustizieri piu' incalliti vi seguiranno fin li', cadendo inevitabilmente vittime della dimensione del loro mezzo (che si incagliera' tra due pali della luce) o di qualche pattuglia di vigili (che a volte, incredibilmente, CI SONO proprio quando servono).
sopravvivere ad un giustiziere per un motociclista e' un po' come per un Marine direi di aver fatto 3 turni in Vietnam. vada come vada, quando e' finita non sei piu' lo stesso.
lo riconoscete subito perche' se il traffico e' disposto su due file, lui si mettera' a cavallo delle due per impedirvi di passare in mezzo. ai semafori cerchera' di impedirvi in ogni modo di guadagnare la posizione di testa, che considera sua di diritto (la chiama "pole position" come in formula uno). in casi estremi puo' ricorrere a tecniche condannate dalla convenzione di ginevra quali: apertura di sportello (tanto lui ha le barre anti-intrusione e gli sportelli non li sfonderebbe manco un carro armato); fare retromarcia quando gli siete dietro fingendo di non vedervi (cosa impossibile perche' il suo SUV ha 3 radar e 55 sensori di parcheggio); lieve tamponamento per spingervi in mezzo all'incrocio (sosterra' poi che la frizione elettronica deve essere difettosa).
ogni motociclista incontra un giustiziere sulla propria strada prima o poi.
e' allo studio un articolo del codice che consenta ai motociclisti che siano ingaggiati contro un giustiziere di violare le seguenti norme: rispetto dei semafori; senso vietato; precedenza ai pedoni sulle strisce (che appena superati possono formare un'utile barriera contro cui il giustiziere non osera' infierire, cfr capitolo sui deflettori). ma per il momento siamo ancora in fase di discussione.
per ora, la sola arma a nostra disposizione e' quella psicologica. occorre far leva sull'incazzosita' del giustiziere, facendogli capire che i suoi tentativi sono vani e, se possibile, sfidandolo su terreni in cui non puo' seguirvi. in casi estremi consiglio di sfruttare i marciapiedi, ovviamente su strade di periferia ed in assenza di pedoni. solo i giustizieri piu' incalliti vi seguiranno fin li', cadendo inevitabilmente vittime della dimensione del loro mezzo (che si incagliera' tra due pali della luce) o di qualche pattuglia di vigili (che a volte, incredibilmente, CI SONO proprio quando servono).
sopravvivere ad un giustiziere per un motociclista e' un po' come per un Marine direi di aver fatto 3 turni in Vietnam. vada come vada, quando e' finita non sei piu' lo stesso.
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