venerdì 21 novembre 2008

moto

come sempre nei momenti peggiori parlo di moto. forse perche' per me la moto e' un'ancora di salvezza. un piccolo porto sicuro dove tirare il fiato prima di ributtarmi nel mare in tempesta.
comincia a fare fresco, non siamo ancora sottozero ma la mattina l'aria e' decisamente pungente; pero' la mia motina continua a fare il suo dovere scarrozzandomi ogni giorno in giro per la citta'.
ultimamante ho notato qualche segno di stanchezza.
la gomma delle pedane e' tutta consumata.
i riser sono da sistemare e il manubrio ha preso un gioco a dir poco inquietante.
devo controllare la pressione delle gomme, le pastiglie del freno dietro ormai dovrebbero essere trasparenti da quanto sono consumate e a dirla tutta non guasterebbe anche una bella lavata generale dopo il mese di diluvio che ci siamo beccati ad ottobre.
pero' lei c'e' e continua a farmi compagnia tutti i giorni sulla strada dell'ufficio.
ce ne andiamo in giro piano piano, un po' perche' siamo tutti e due mezzi ammaccati e un po' per prolungare il piacere del viaggio, sempre troppo breve.
lei fa il suo dovere e io mi godo quegli ultimi minuti di spensieratezza pensando solo alla prossima curva, al prossimo sorpasso, al freddo dell'aria in faccia e dimenticando tutto il resto.

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