lunedì 14 luglio 2008

cambamenti



venerdi e' successa una cosa che e' passata inosservata. una fabbrica di moto di milwakee ha comprato per soli 70 milioni di euro, un'altra fabbrica di moto che ha sede dalle parti di varese.
di questi tempi la cosa non ha certo fatto notizia. siamo abituati alle acquisizioni da decine o centinaia di miliardi, figurarsi se la stampa finanziaria si scomoda per una cavolata del genere.
e allora vorrei parlarne qui.
perche' le due aziende interessate sono molto importanti per chi va in moto. la prima, manco a dirlo, e' mamma harley. la seconda e la mv agusta. l'hd si e' cosi' aggiudicata uno dei marchi piu' prestigiosi del motociclismo. da tempo in difficolta', anche se con la f4 ha ottenuto un riscatto non indifferente, la mv dovrebbe subire un rilancio simile a quello della buell, beneficiando del conto in banca di mamma harley e della loro esperienza di quello che i libri definiscono "turnaround management". non mi chiedete che cosa sia, ma come tutte le espressioni inglesi fa molto figo. anzi cool.

beh insomma, una volta tanto tutto bene. dubito che la mv possa usare gli stessi canali di vendita della hd. sarebbe buffo se oltre a hd e buell adesso ai concessionari venisse chiesto di proporre anche le agusta e le cagiva.... ma non si puo' mai dire... la stessa cosa sembrava impossibile ai puristi quando si parlava di buell, quindi....
e dubito anche che questo possa portare a delle contaminazioni di stile. forse qualche passaggio di tecnologie, ma molto limitato. le agusta mi sembrano troppo corsaiole per poter suggerire spunti da usare sulle elefantiache harley. non ce la vedo proprio la prossima night-train a montare la frizione antisaltellamento e i freni a 6 pistoni su dischi da 210mm. e non penso nemmeno che la f4 possa abbandonare il mono-ammortizzatore derivato dalle monoposto di formula1 a vantaggio di un telaio softail.... insomma, non vedo grossi rischi di snaturare i due prestigiosi marchi.

spero invece che questa iniezione di fiducia (e di soldi) possano servire a rilanciare un marchio grazie al quale l'italia (per merito di un certo signor giacomo agostini) ha vinto una valanga di titoli mondiali in tutte le categorie in cui valesse la pena gareggiare.

di questi tempi le buone notizie bisogna cercarsele col lanternino.

sperem.
filippo

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