martedì 15 aprile 2008

goffo



quando devo parcheggiare la moto in aeroporto non mi fido a lasciare il casco, per cui finisco sempre per portarmelo dietro, cosa che non rende i movimenti molto agevoli. se ho una 24ore mi ritrovo ad avere le mani impegnate, se invece (come questa volta) mi porto lo zaino posso legare il casco alle cinghie, ma inevitabilmente mi trasformo in una sorta di giostra del saraceno. ad ogni movimento del busto, il casco spazza a destra e a sinistra come una mazza ferrata, falciando tutto quello che gli si para davanti. ed eccomi a dusseldorf, che aspetto il volo per tornare a casa e decido di mangiare qualcosa. mi metto in fila e mentre il tizio davanti a me recupera i due caffe' (in tedesco si pronuncia "ezpressow") mi sposto in avanti col busto per fare la mia ordinazione ed ecco che... tac... parte la mazza ferrata che va a cozzare contro il braccio del malcapitato caffeinomane facendogli fare un mezza doccia. sento un'esclamazione molto poco teutonica e decisamente padana, e mi rendo conto di aver fatto un bel casino. per cui ordino da mangiare, piu' un ezpressow. poso il mio vassoio e, ezpressow in mano, vado a canossa. mentre poggio il caffe' sul tavolo del malcapitato gli dico "per la macchia non posso fare niente, ma almeno un altro caffe' te lo posso offrire?" ci siamo messi a ridere. io scusandomi dell'accaduto e lui della sua reazione. e mi sono messo a pensare che se non avessi fatto quel semplice gesto forse l'incavolatura non gli sarebbe passata prima di sera, e il mio senso di colpa non mi avrebbe certo messo di buon umore. a volte basta cosi' poco per semplificarsi la vita.

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