martedì 5 aprile 2016

ottodisera


- e quindi come è andata oggi?
- ah, noi abbiamo visto l'ultimo dei mohicani
- a scuola?
- si perché mancava il prof di tecnologia e allora è venuta a farci supplenza la nostra prof di geometria
- e quindi avete visto un film?
- noi qualche giorno fa abbiamo visto 300
- no, abbiamo fatto geometria!!!
- ma scusa non hai detto che....
- secondo me 300 è una fesseria
- si ma avevamo due ore di tecnologia e allora prima abbiamo fatto geometria e poi la seconda ora è arrivata la prof di un'altra sezione e abbiamo visto un film
- cioè la storia è bella, però le riprese sono strane
- strane in che senso?
- la storia racconta di un vecchio indiano che ha due figli che non mi ricordo come si chiamano però uno non è un indiano ma è un colono che ha perso i genitori ed è stato adottato dagli indiani...
- mah nel senso che hanno tutte un effetto.... sai come le vecchie foto?
- seppia?
- no, scema. sto parlando con papà
- non dire scema a tua sorella. e poi "seppia" è un effetto tipico delle vecchie foto.
- si beh, comunque non è quello.
- vabbé... e allora questi tre si mettono in cammino verso il forte dove ci sono le foto del generale o del capitano non mi ricordo
- magari era un capitano che di nome faceva "generale"
(risate)
- si, te li immagini i genitori all'anagrafe???
(altre risate)
- e siccome uno dei due giovani si era innamorato di una delle figlie, anche se non mi ricordo quale...
- non ti ricordi quale giovane o non ti ricordi quale figlia?
- tutti e due. quindi vanno al forte
- e poi è anche ridicola la figura di serse, il re dei persiani, che parla con un voce...
- una voce....?
- mah... una voce strana... innaturale... esagerata....
- comunque mi è piaciuto un sacco, anche se è un film vecchio. lo possiamo vedere qualche volta?
- ok, ti prometto che se lo fanno in televisione lo guardiamo
- sai che serse aveva un figlio?
- si
- grazie papi, davvero lo possiamo guardare?
- e sai come si chiamava?
- non mi ricordo.
- artaserse.
- davvero?
- certo. quindi tu ringrazia che non ti chiami artafilippo
(risate)

le cene senza la mamma offrono spunti di conversazione sempre molto creativi


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