lunedì 7 settembre 2015

fuori dal coro

ci siamo andati con le migliori intenzioni.
ci siamo andati convinti di restare li a bocca aperta e occhi sgranati a fare "ooooo" oppure "aaaaaaa" per tutte le dieci ore che avevamo messo in conto di restare in ballo.
ci siamo andati di buon passo, ridendo e scherzando.
tutti ci avevano detto "vedrete che bello".
tutti ci avevano raccomandato almeno un padiglione manco fosse l'ottava meraviglia del mondo.
tutti ci avevano assicurato che appena usciti avremmo avuto voglia di tornare per vedere quello che non eravamo riusciti a vedere.

ma de che?

noi ci siamo rimasti di schifo.
delusi da qualsiasi punto di vista.
non si poteva mangiare niente. e francamente per un'evento dedicato al cibo la cosa mi pareva strana.
dice: vabbè ma mica è il festival dello street food o del cibo etnico!
okkei scusate. sono troppo sanguigno.
poi però abbiamo visto che non si poteva nemmeno comprare niente tipo le spezie strane dei paesi strani che esponevano stranamente.
dice: vabbè ma mica è il festival dell'artigiano in fiera!
okkei scusate, sono troppo materiale.
poi abbiamo capito che quasi nessuno dei paesi (nonostante il tema fosse "nutriamo il pianeta") esponeva roba legata all'alimentazione.
dice: eh, però come sei fiscale.... ogni paese valorizza le proprie risorse...
okkei, scusate. sono troppo pignolo. anche se fare mezzora di fila per passare attraverso un giardino incolto... voglio dire... sicuri che la polonia non abbia altro da far vedere a parte mele essiccate e giardini incolti?
poi abbiamo capito che molti paesi si sono limitati a non esporre nulla. hanno semplicemente creato dei padiglioni con qualche video-wall su cui proiettare le immagini delle loro bellezze e/o risorse naturali e/o innovazioni tecnologiche.
e allora abbiamo smesso di dire okkei.
abbiamo smesso di dire che avevano ragione gli altri e che eravamo noi a non capire.
abbiamo smesso di giustificare chi fa tre ore di coda per vedere le foto di un pezzo di sushi (padiglione del giappone) o per ammirare una parete in cui è riportata una gigantografia della tavola periodica degli elementi (padiglione russo) con la scritta "tutti gli elementi della tavola sono naturalmente prodotti dalla terra di russia".
e, proprio come il rag. fantozzi davanti alla corazzata potemkin, abbiamo maturato un importante giudizio estetico:
l'Expo 2015 è una cagata pazzesca.

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