lunedì 18 febbraio 2013

principessa a rotelle

erano giorni che non si sentiva parlare d'altro.
in televisione, sui giornali, alla radio...
se ne parlava nei tiggì serali, durante le tribune politiche, nei tolcsciò da strapazzo e in quelli culturalmente impegnati.
ne hanno discusso napolitano e obama durante la recente visita in usa del nostro presidente e sembra (dico, sembra) che sia uno dei motivi dietro le dimissioni di benny-ratzi oltre che il motivo vero per cui le elezioni sono state fissate a fine febbraio.
ovviamente mi riferisco alla prima gara della nanetta.
la famiglia era in fibrillazione da settimane.
erano stati stesi piani logistici che al confronto portare le truppe in normandia è stata una passeggiata tra amici.
arrivati al quanta village di milano troviamo ad accoglierci una struttura super-professionale.
gradinate, giudici, atleti che stanno indossando i pattini... tutto il pacchetto, insomma.
messo il costume da gara inizia il riscaldamento, che consiste in un numero congruo di giri di pista, evitando il maggior numero possibili di collisioni con le avversarie-compagne di corso.
in mancanza di avversarie con cui collidere, alcune atlete decidono di lanciarsi (faccia-in-avanti o sedere-piatto, a seconda degli stili) sulla pista di pattinaggio.
è il riscaldamento. usa così. è tradizione. adesso lo sapete.
guardiamo il foglio-gara e scopriamo che la nanetta è la decima (su quindici) del gruppo b.
attendiamo quindi pazientemente l'esibizione di tutti i "pulcini" e ci predisponiamo alla performance.
mano a mano che le esibizioni si susseguono la tensione aumenta in modo percepibile. non avendo trovato posto sulla tribuna ci siamo accomodati quasi dietro ai giudici, quindi ci sentiamo competenti, autoritari ed importanti.
la nanetta entra in campo con la grazia di una farfalla.
a differenza di tutte le sue predecessoresse.... predecessrici...
uff...
a differenza di quelle venute prima si muove perfettamente in sincrono con la musica. è elegante, agile e (diciamolo) bellissima.
porta a termine la prova senza cadere nemmeno una volta, si ferma sulle punte e saluta pubblico e giudici con  un inchino prima di sparire dietro la balaustra. ci aspettiamo una pioggia di otti e novi. invece:
6,9
6,7
6,8
boh. fosse stato per me, avrebbe meritato dal 12 in su.
evidentemente devo ancora applicarmi parecchio per capire questo sport. voglio dire: per anni ho sostenuto (e ancora segretamente penso) che gli sport siano quella roba dove sposti pesi o meni gente. qui siamo lontani anni luce.

chiudiamo all'undicesimo posto, che viene premiato con un peluche, un salvadanaio e un pacchetto di gomme da masticare (ragazzi, questo è uno sport povero!). i trofei verranno probabilmente colati in bronzo e riposti in una teca a prova di proiettile, essendo già stati ufficialmente riconosciuti come Sacri Beni dalla nanetta stessa.
torniamo a casa felici per la gara, un po' delusi dal risultato, consci della nostra ignoranza dei meccanismi di attribuzione dei voti e pronti a dar battaglia alla prossima occasione di scendere in pista!
campionati del mondo: arriviamo!


2 commenti:

Flavia ha detto...

Bellissima :)

Tobacco ha detto...

Solo il pensiero che sugli spalti ci siano un sacco di occhi che mi scrutano mi mette i brividi, mi impappino, mi blocco, parlo come se fossi appena stato dal dentista dopo una anestesia, le gambe a pesce quasi anguilla direi... tua figlia è stata magnifica per quello che ha fatto, ha fatto più di quello che sarei in grado io, è uscita e ha fatto il suo esercizio.
Falle i complimenti dalla rete.