mercoledì 25 luglio 2012

sulla bici

post serio (una volta tanto).
viene fuori che in italia, tanto per cambiare, siamo di fronte ad una contraddizione. da un lato ti spappolano i timpani con la storia che usare la bici è bello, fa bene alla linea e protegge l'ambiente, e dall'altro se per caso ti viene voglia di usarla per andare al lavoro ti fanno il mazzo a tarallo.
mi spiego...
se tu esci in macchina per andare al lavoro e fai un ciocco in tangenziale ti viene riconosciuto il danno in itinere. sarebbe a dire che tu sei un bravo padre (madre) di famiglia che fa il suo dovere e quindi l'inail ti allunga due lire (o euro) per far capire che apprezza lo sforzo e per via del fatto che se non dovessi andare in quel cacchio di ufficio tutti i giorni te ne saresti rimasto volentieri a casa, evitando ciocco, ferite, danni e incazzatura.
in bici no.
se tu vai in bici il danno in itinere ti viene riconosciuto solo se stai viaggiando dentro una ciclabile.
peccato che di ciclabili in italia ce ne siano tre, di cui due costantemente occupate da auto in sosta vietata.
insomma una vera cavolata che questi signori qui stanno cercando di far cambiare.
andatevi a leggere il sito, bastano pochi minuti, e se volete firmate la petizione online (cinque secondi scarsi) per cercare di cambiare una delle tante assurdità del nostro (bel?) paese.
lo so, le priorità sono altre, ma non vuol dire che si debba lasciar correre tutto il resto, vi pare?
buone cose bella gente.

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